Mancano più di sei mesi alla Dakar 2022, ma Audi si è portata avanti presentando la vettura con cui prenderà parte alla regina dei Rally Raid. Si tratta di un prototipo totalmente elettrico denominato RS Q e-tron, un nome che suona famigliare perché riprende quello del SUV dei quattro anelli attualmente in vendita sul mercato, ma questo prototipo, come vedremo successivamente, è decisamente più particolare. Audi è il primo costruttore al mondo a prendere parte in veste ufficiale alla Dakar con un innovativo prototipo elettrico con range extender, che per l’occasione affiderà a tre piloti di assoluto valore: “Mister Dakar” Stéphane Peterhansel, “El Matador” Carlos Sainz e l’asso del DTM Mattias Ekström.
“Non è esagerato parlare di un “dream team” - ha affermato Julius Seebach, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand -. Stéphane è il pilota più vittorioso di sempre alla Dakar. Carlos ha ottenuto tre successi assoluti ed è un campione del mondo rally. Quanto a Mattias, in passato abbiamo celebrato insieme innumerevoli vittorie Audi. È uno dei piloti più versatili al mondo. Oltre a performance velocistiche straordinarie, ciascuno di loro apporterà competenze e motivazioni al nostro team. E lo stesso vale per i navigatori, che giocheranno un ruolo cruciale durante la competizione”. Ad affiancare i tre campioni vi saranno rispettivamente Edouard Boulanger, Lucas Cruz e Emil Bergkvist. In questo servizio possiamo vedere il “Dream Team” in piena atmosfera Audi, presso il museo della Casa, saggiare alcune tra le più mitiche vetture da corsa dei quattro anelli.
Stéphane Peterhansel (55 anni) è soprannominato “Mister Dakar”, e non a caso: il francese è un’autentica leggenda vivente nel mondo dei rally raid. Ha vinto la Dakar 14 volte, sei delle quali in moto e otto in auto. “Amo la natura e i bei paesaggi”, dice ridendo Peterhansel. "La Dakar è una delle ultime, vere, avventure off road e mai come ora si trova in procinto di cambiare radicalmente. Il futuro è elettrico. Tra dieci anni, tutti schiereranno al via auto elettriche. La Dakar è un banco di prova estremo per ogni tecnologia. E noi vogliamo essere la prima squadra a vincere il rally raid più duro al mondo adottando la propulsione elettrica. Non vedo l'ora di affrontare la sfida con Audi”.
“Ci troviamo agli albori di una nuova era. Tutto il mondo si sta orientando alla mobilità elettrica e il Motorsport deve uniformarsi – gli fa eco Edouard Boulanger (42 anni), che occuperà il sedile alla destra di Peterhansel -. Audi può contare su un know-how eccezionale maturato a Le Mans e in Formula E. Oltretutto, la storia ha dimostrato che quando la Casa dei quattro anelli si schiera ufficialmente, lotta sempre per il successo”.
Carlos Sainz (59 anni), soprannominato “El Matador”, è a sua volta una leggenda vivente del Motorsport. Lo spagnolo, due volte campione del mondo rally (1990 e 1992), ha già conquistato tre vittorie assolute alla Dakar: nel 2010, 2018 e nel 2020, prima edizione in Arabia Saudita. “A 59 anni, ho ancora “fame’ di successi”, altrimenti non avrei accettato questa nuova sfida - afferma Sainz -. Sin da bambino, il mio sogno era diventare un pilota di rally. Da allora, la mia passione è restata immutata”.
Sainz dividerà l'abitacolo con Lucas Cruz (46 anni), da oltre un ventennio attivo nei rally raid. “Ho partecipato alla Dakar con diversi piloti prima che Carlos mi chiedesse di collaborare, in Volkswagen, nel 2009. Un anno dopo, abbiamo vinto la Dakar per la prima volta. Carlos è il pilota professionista per eccellenza - prosegue Cruz -.Ha un solo obiettivo: vincere. Ed esige che tutti siano concentrati quanto lui: meccanici, ingegneri, navigatore. Tanta grinta è ulteriormente amplificata dalla sfida tecnica di portare un prototipo elettrico alla Dakar. Audi osa là dove nessuno, prima d’ora, si era mai spinto. Siamo già nel futuro”.
Mattias Ekström (42 anni) ha vissuto quasi tutta la propria carriera sotto l’egida dei quattro anelli, in particolare nel DTM (Campionato Turismo Tedesco), dove ha vinto il titolo due volte con Audi (nel 2004 e nel 2007). Lo svedese ha rimarcato la propria versatilità conquistando il Campionato del Mondo Rallycross nel 2016 e molteplici prove speciali del Campionato del Mondo Rally, partecipando inoltre ad alcune competizioni NASCAR e alla Supercars australiana. Nel 2021 ha fatto il proprio debutto alla Dakar e gareggia per CUPRA nella nuova serie per vetture fuoristrada elettriche Extreme E.
Il suo copilota, lo svedese Emil Bergkvist (26 anni), ha anch’egli un passato al volante. “Sono nato nella stessa regione di Mattias. È sempre stato un idolo per me. Quando ho smesso di guidare, l’ho chiamato e mi sono proposto come navigatore. È un onore essere al suo fianco e fare parte del progetto Audi”.
Ma oltre alle gesta dei tre grandi piloti che la guideranno, gli occhi di tutti saranno puntati su di lei: la RS Q e-tron. La vettura è spinta da una propulsione totalmente elettrica. Il motore, la powertrain, è quella attualmente in utilizzo dal team Audi in Formula E, categoria da cui uscirà proprio al termine del 2021. Il motore elettrico, montato nel cofano anteriore sopra l'assale, eroga 250 kW. Le batterie, composte da 13 moduli di 266 celle (52 kWh e 375 kg di peso) sono state alloggiate nel canale che divide pilota e copilota nell'abitacolo della vettura. A centro vettura, invece, è posizionato il propulsore termico che deriva da quello utilizzato l'ultima stagione nel DTM: si tratta di un motore da 2 litri, 4 cilindri turbo collegato al converter (seconda MGU) della vettura. La terza MGU si trova sull'assale posteriore, ma non è collegato meccanicamente al motore elettrico posizionato sull'assale anteriore.
Ogni assale ha una piccola scatola del cambio dedicata. Piccola perché ognuna è mono marcia. I differenziali sono digitali, con il preciso obiettivo di salvare peso anche per l'adozione delle 3 MGU e del propulsore termico che ha la funzione di generatore d'energia per quelli elettrici. La RS Q e-tron è lunga 4,5 mt, larga 2,30 mt (sfruttando la misura massima consentita dal regolamento T1E), alta 1,95 mt ed ha un passo di 3.08 mt. All'anteriore i gruppi ottici sono a led blu e bianchi, mentre al centro c'è la grande presa d'aria che servirà per raffreddare il motore elettrico. Per quanto riguarda la parte centrale, sul tetto è posizionata una grande presa d'aria, da cui parte una pinna simile a quelle dei prototipi LMP. La parte posteriore ospita i gruppi ottici a led rossi, mentre sulle fiancate sono nascosti due vani per le ruote di scorta, così da evitare problemi aerodinamici che potrebbero compromettere l'efficienza del nuovo propulsore.