Ancora una volta è durata troppo poco l’illusione che la prima fila tutta Rossa si potesse trasformare in una vittoria. Giusto qualche centinaio di metri. Quelli che separavano la linea di partenza dalla prima curva del circuito “Hermanos Rodriguez”, sufficienti a max Verstappen per bruciare entrambi i ferraristi e involarsi verso la sua vittoria numero 51, la 16.ma stagionale!

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di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca

Ferraristi che stavano per essere beffati anche dall’altro “toro” Perez, che poi ha pensato bene di fare harakiri e salutare nel peggiore dei modi le decine di migliaia di fans messicani accorsi per lui. Una manovra delirante, che dà l’idea della crisi profonda in cui è precipitato “Checo”, ormai l’ombra di quello che innegabilmente era un pilota tosto, che sente “scivolargli” da sotto il sedile Red Bull. Tornando alle Rosse, se non fosse per quanto mostrato in qualifica saremmo qui a parlare di un buon risultato, con il terzo gradino del podio conquistato da Leclerc seguito dal compagno di squadra Sainz; invece, ancora una volta siamo a parlare di una gara difficile da decifrare e di una strategia che lascia qualche punto interrogativo. Come le gomme hard montate nel “secondo tempo” del Gran Premio del Messico che stando agli strateghi Rossi avrebbero dovuto favorire il monegasco nella sfida finale con Hamilton, che per la cronaca con le sue “gialle” ha stampato il Giro più Veloce proprio all’ultima tornata.

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Non vi sono dubbi che la Mercedes in queste ultime gare sia cresciuta molto soprattutto in condizioni di gara, così come Hamilton che ha ritrovato il giusto feeling con la sua monoposto sia tornato a fare l’Hamilton dei giorni migliori, come ha dimostrato nel sorpasso di forza nei confronti di Leclerc. Quindi, per l’inglese un secondo posto strameritato, proprio perché ci ha messo molto del suo, mettendosi dietro ancora una volta il più giovane compagno di squadra Russell, sesto alla fine e staccato di quasi 30”, forse proprio per questo apparso piuttosto nervoso durante la gara. Fatto sta che il risultato di “gruppo” dei piloti Mercedes abbia contenuto la rimonta Ferrari nella classifica Costruttori, dove il duello si fa acceso in questa volata finale.

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L’altro eroe della giornata è senz’altro Lando Norris, che a suon di sorpassi spettacolari, ed eseguiti con grande equilibrio, è risalito dal fondo dello schieramento fino al quinto posto finale. Un piazzamento, che unito all’ottavo posto di Oscar Piastri ha favorito il sorpasso nella classifica Costruttori della McLaren ai danni di una sempre più irriconoscibile Aston Martin.

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Da applausi anche la settima posizione del ritrovato, forse anche per le voci che parlano di un suo ritorno a “casa” in Red Bull, Daniel Ricciardo, mentre il suo compagno di squadra Tsunoda ha pensato bene di vanificare l’estemporaneo stato di grazia Alpha Tauri esibendosi in inutili numeri da circo. Qualche segnale positivo anche dalla Williams, almeno con Albon, e da Alpine, a cavallo della top ten con Ocon e Gasly nell’ordine, mentre prosegue il periodo opaco per Sauber e Haas.

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Prosegue il tour de force della Formula 1, che riaccenderà i motori tra pochi giorni in Brasile, sulla pista di Interlagos, dove andrà in scena un altro fine settimana intenso, con la gara Sprint il sabato e il Gran Premio del Brasile domenica.

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CLASSIFICA PILOTI - Verstappen (Red Bull) 491, Perez 240, Hamilton 219, Sainz ed Alonso 183,
Norris 169, Leclerc 166, Russell 151, Piastri 87, Gasly 56, Stroll 53, Ocon 45, Albon 27, Bottas 10, Hulkenberg 9, Tsunoda 8, Zhou e Ricciardo 6, Magnussen 3, Lawson 2, Sargeant 1.

CLASSIFICA COSTRUTTORI - Red Bull (731), Mercedes (370), Ferrari (349), McLaren (256), Aston Martin (236), Alpine (101), Williams (28), Alfa Romeo ed Alpha Tauri (16), Haas (12).

(Foto by Pirelli)