Dopo un anno sabbatico, le Formula 1 tornano a sfrecciare tra le strade di Baku per la quinta edizione del Gran Premio dell’ Azerbaijan. Da un tracciato unico nel suo genere, come Monaco, ad un altro altrettanto particolare come Baku. In passato alcuni piloti hanno descritto quello di Baku un tracciato con le difficoltà tipiche di un circuito come Monaco ma veloce come Monza. Questo rende l'idea di quella che è la natura del circuito cittadino più veloce e lungo della stagione.

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A parte questo aspetto, Baku ha tutte le caratteristiche di un circuito cittadino, con un asfalto “sporco” e scivoloso in rapida evoluzione, specialmente se si considera che non si è disputata alcuna gara negli ultimi due anni. Le barriere non lasciano spazio ad alcun errore e sono particolarmente strette in alcuni punti, come Curva 9.

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Perciò, come a Monaco, è richiesta la massima precisione e concentrazione per evitare errori che potrebbero rivelarsi fatali. Per giunta, in questo caso purtroppo non improbabile, potrebbe verificarsi l’ingresso della safety car che può influire sulla strategia di gara. Quindi, oltre ai piloti, dovranno stare sempre all’erta anche gli “uomini del muretto”, pronti ad elaborare una nuova strategia in ogni momento.

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Peraltro, per favorire già di base l’elaborazione di strategie differenti, Pirelli ha scelto di portare gli pneumatici con le tre mescole più tenere, dato che nel 2019 la hard non fu utilizzata da nessun pilota. A complicare ulteriormente la vita a tecnici e piloti il meteo instabile e ventoso, tanto che Baku è soprannominata “la città dei venti”, un aspetto che influisce sull’equilibrio aerodinamico complicando la ricerca del set-up ottimale. Non solo, perché a causa del lungo rettifilo, a baku si tende ad utilizzare livelli di deportanza piuttosto bassi, enfatizzando il grip meccanico degli pneumatici sulle 20 curve abbastanza impegnative del tracciato azero.

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Tutte variabili che contribuiranno a rendere ancora più avvincente la sfida sportiva tra i piloti. Verstappen si presenta per la prima volta come leader della classifica iridata e c’è da giurarci che farà di tutto per mantenerla. D’altronde l’olandesino su questo tipo di tracciati si esalta, ma nell’occasione dovrà vedersela con diversi avversari che cercano la riscossa dopo i bocconi amari ingoiati nel Principato. Due su tutti: il rivale di sempre Lewis Hamilton, che farà di tutto per riprendersi la testa della classifica e mettersi alle spalle un weekend decisamente opaco, e il ferrarista Charles Leclerc che cercherà di sparare quel colpo rimasto in canna a casa sua.

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Senza dimenticare “paperino” Bottas, Perez che a Monaco pare avere finalmente trovato il feeling con la Red Bull, Lando Norris sempre più in palla e ben supportato dalla McLaren, e l’altro ferrarista Sainz galvanizzato dal suo primo podio. C’è da giurare che anche in casa Mercedes saranno concentrati al massimo per cancellare un weekend da dimenticare e riprendersi quello che negli ultimi anni è stata una sorta di proprietà privata tornando a far brillare in lato la Stella.

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