Alla vigilia del Gran Premio della MotoGP Valentino Rossi si prende tutta la scena, e c’è da giurare che sarà così per tutto il fine settimana come invece non gli riesce più in sella negli ultimi tempi, annunciando ufficialmente il suo ritiro dalle corse motociclistiche alla fine del 2021.

In una carriera durata più di un quarto di secolo, l'italiano ha ritagliato una leggenda che sarà difficile da eguagliare o superare, sia in pista che fuori. Nove Campionati del Mondo, 115 vittorie e 235 podi, oltre ad essere l'unico pilota nella storia delle due ruote a vincere titoli nelle categorie 125cc, 250cc, 500cc e MotoGP, cosa ormai impossibile da eguagliare dato che le categorie 2T sono state bandite, perciò anche per questo il nome di Rossi sarà per sempre presente nei libri di storia motociclistica.

 Ma oltre alla velocità in pista, Rossi ha lasciato il proprio segno a livello di carisma, grazie alle gag e al modo di porsi sempre personale, diventando uno degli sportivi più noti e seguiti a livello planetario, diventando qualcosa in più di un “semplice” campione: il “Dottore” è diventato un'autentica icona.

Proprio nel circuito che l’ha visto salire sul suo primo podio, nel 1996, Rossi ha annunciato che il 2021 sarà la sua 26.ma e ultima stagione nelle gare motociclistiche del Grand Prix. Ma il nome VR46 rimarrà una presenza chiave nel paddock, con le proprie squadra presente nella classe top MotoGP con Ducati. 

“Ho detto che avrei preso una decisione per il prossimo anno dopo la pausa estiva e ho deciso di fermarmi a fine stagione – ha dichiarato Valentino Rossi -. Purtroppo questa sarà la mia ultima mezza stagione da pilota di MotoGP. Ed è difficile, è un momento molto triste perché è difficile dirlo e sapere che l'anno prossimo non correrò con una moto, come ho fatto per più o meno 30 anni! L'anno prossimo, la mia vita cambierà. Ma è stato fantastico, mi è piaciuto molto, è stato un lungo, lungo viaggio ed è stato davvero, davvero divertente. Sono 25, 26 anni nel Mondiale, quindi è stato fantastico. E ho trascorso momenti indimenticabili con tutti i miei ragazzi, i ragazzi che lavorano per me, quindi... Non ho molto da dire! Solo questo”.

"Ho avuto una carriera molto lunga e per fortuna ho vinto molte gare, ma ho alcuni momenti e vittorie indimenticabili. Pura gioia. Penso che alla fine nello sport i risultati fanno la differenza, quindi alla fine penso che sia il momento giusto – ha ammesso Rossi -. È difficile perché ho avuto la possibilità di gareggiare per il mio team in MotoGP, insieme a mio fratello, qualcosa che vorrei. Ma va bene così penso... Non posso lamentarmi della mia carriera”.

Poi solleticato dai giornalisti Rossi ha lasciato capire che lascia le gare in moto ma non le… corse, riferendosi alle quattro ruote. Quindi aspettiamoci di vederlo nuovamente in pista con le auto, magari in… sella ad un Cavallino, come già in passato e più recentemente alla 12 Ore del Golfo dove, insieme al fratello Luca Marini e il fido “Uccio” conquistò il podio nella categoria Pro-Am piazzandosi quarto assoluto con la Ferrari 488 GT3 del Kessel Racing.

Ma chissà, potrebbe esserci anche qualcosa in più se pensiamo che Davide Brivio (nella foto qui sotto dietro le transenne), manager di Valentino e della VR46 per anni, è passato proprio all’inizio di quest’anno nelle file del team Alpine F. 1 chiamato da Luca De Meo che ai tempi della sua militanza in Fiat fu uno dei più accesi sostenitori della sponsorizzazione torinese sulle carene di “Vale”, di cui è sempre stato grande tifoso. Fantasport? Staremo a vedere.