Sulle prime non avremmo neppure voluto scrivere un commento per un gran premio che, in realtà, non c’è stato. Ma “qualcosa” è successo. Tra una partitella a carte e qualche calcio a pallone, in atmosfera da circolino, le monoposto sono pure andate in pista per una processione dietro la safety car, giusto per dare una classifica ad una gara che non c’è stata, anche perché in regime di safety car non si può superare, e quindi “regalare” metà punteggio. Che però alla resa dei conti potrebbe fare la differenza, con buona pace del valore sportivo. In tutto questo i più attenti fanno notare che così si sono salvati capra e cavoli: con la gara ufficialmente disputata non c’è l’obbligo di rimborso dei biglietti e gli organizzatori salvano pure i diritti TV. Quindi tutti felici e contenti. Ancora una volta sono stati “sacrificati” gli appassionati. Come ha rimarcato Hamilton a fine gara, che pur furibondo ha evitato di gettare benzina sul fuoco delle polemiche: “I veri eroi oggi sono loro, che hanno resistito in queste condizioni. Spero venga almeno rimborsato a loro il biglietto”. Peccato che finora non ci giungano notizie in questo senso. Già, perché proprio lui e tutti gli altri che fanno i paladini delle proteste contro i cosiddetti “poteri forti”, non si sono sognati questa volta di mettere in scena la benché minima azione di protesta, visto che oltre a calpestare lo spirito sportivo ne andava anche della loro incolumità. A differenza di quanto succedeva anni fa con la GPDA (Grand Prix Driver Association), quando i campioni con la C maiuscola avevano gli attributi per fermare il baraccone. Invece ora, a parte il cinema a favore di telecamera, tutti allineati e coperti. Con dichiarazioni “politically correct”. Complimenti!
di Vincenzo Bajardi e Eugenio Mosca (foto by Pirelli)
Si doveva partire alle 15. Ma il GP del Belgio, dodicesimo appuntamento del Mondiale di F1 ha preso il via alle 18.17 per le avverse condizioni atmosferiche con pioggia battente e quindi grande situazione di pericolo per le condizioni dell’asfalto ma soprattutto per la scarsa visibilità. E si è concluso dopo 2 giri a “spasso” dietro la safety car, con punteggi dimezzati. Ha vinto Verstappen con la Red Bull, che così ne ha recuperati cinque ad Hamilton. L'olandese ha preceduto Russell (Williams) e Hamilton (Mercedes).
Le prime avvisaglie si erano avute già nel giro di allineamento con le condizioni della pista veramente al limite. Prova ne sia che il messicano Perez con la Red Bull aveva sbattuto contro le barriere, ripartendo poi dalla pit-lane. Veniva esposta la bandiera rossa. Visibilità ai limiti, pista impraticabile. Le monoposto si sistemavano alle spalle della safety car. La Direzione gara, molto imbarazzante nel suo comportamento, aveva risposto picche ai team che avevano chiesto il rinvio. Troppa acqua e troppe bandiere rosse di sospensione. Una Direzione corse che ha deciso di far disputare tre giri dietro alla safety car con il pubblico che si è sentito preso in giro per questa gara-farsa. E meno male che la gran parte degli spettatori, tifosi di Verstappen, si è consolata con la vittoria assegnata al proprio idolo, altrimenti chissà se fosse andato tutto liscio. L'ordine d'arrivo dei primi dieci è stato completato da Ricciardo, Vettel, Gasly, Ocon, Leclerc con la Ferrari ottavo, Latifi e Sainz con l'altra Rossa. Un pomeriggio quello vissuto ai box inconsueto, con caffè, partite a carte, palleggi tra i meccanici ai box Pirelli.
La gara era stato annunciato che si sarebbe svolta nell'arco di 60'. Verstappen su Russell ed Hamilton, quindi Ricciardo, Vettel e Gasly nell'ordine dei tempi di ieri. Riappare nuovamente la bandiera rossa e gara sospesa dopo tre giri, utili comunque per assegnare metà punteggio. Siamo al ridicolo. Non era più opportuno rimandarla? Ufficialmente la gara termina qui, Verstappen con la Red Bull vince il Gran Premio davanti a Russell (Williams) ed Hamilton (Mercedes), quindi Ricciardo, Vettel, Gasly, Ocon. Ottavo Leclerc con la Ferrari.
Nella classifica Piloti Hamilton leader (202,5) su verstappen (199,5), Norris (113), Bottas (108), Perez (104), Sainz (83,5), Leclerc (82), Ricciardo (56). Nella classifica Costruttori, Mercedes (310,5), Red Bull (303,5), McLaren (169), Ferrari (165,5), Alpine (80).
Ora si cercherà di voltare rapidamente pagina con il GP Olanda il prossimo fine settimana, ma siamo pronti a scommettere che a Zandvoort non ci sarà un ble clima. E naturalmente non ci riferiamo al meteo.