La Formula 1 si appresta a chiudere la volata del dopo vacanze, con tre gran premi di fila, proprio nel “Tempio della Velocità”. Peraltro il Gran Premio d’Italia, 14° round del Mondiale F. 1, propone un weekend particolarmente intenso, con il nuovo format che prevede la disputa della “Sprint Qualifyng” il sabato pomeriggio.
Un format che ha debuttato a luglio nel GP di Gran Bretagna ottenendo pareri contrastanti, perciò vedremo se in questa seconda replica l’esperienza maturata dai team potrà essere finalizzata al meglio. Una cosa certa è che rappresenta una ulteriore variabile nella gestione del weekend di gara, innanzitutto perché ci sarà meno tempo per definire la messa a punto ideale e studiare la strategia migliore, per contro ci sarà maggiore scelta nell’utilizzo degli pneumatici. Allo scopo ricordiamo che durante le qualifiche di venerdì potranno essere usati solo pneumatici con mescola soft. Nella sprint qualifying invece, ogni pilota potrà scegliere liberamente tra le mescole senza obbligo di effettuare pit stop. Al termine, dovranno riconsegnare il set di pneumatici con cui hanno completato il maggior numero di giri. Il regolamento sui pneumatici da utilizzare per il Gran Premio della domenica resta invariato, eccezion fatta per la libera scelta della mescola con cui prendere il via. Stando alle previsioni non ci sarà, invece, l’ulteriore variabile del meteo, con tempo discretamente bello in tutte e tre i giorni e, fattore molto importante, temperature che resteranno sotto i 30°.
Queste previsioni se da una parte scongiurano i problemi di rapido degrado che possono essere causati dalle alte temperature dell’asfalto, date le caratteristiche del “Tempio della Velocità” potrebbero accentuare le problematiche che le caratteristiche del veloce tracciato brianzolo possono generare sugli stessi: Monza è nota per i suoi rettilinei dove si raggiungono alte velocità ma presenta anche alcune sezioni più lente e più tecniche precedute da violente frenate. I lunghi rettilinei hanno anche l'effetto di raffreddare i pneumatici, cosa che può influenzare la precisione dell'inserimento nelle curve successive.
Infatti a Monza i team utilizzano un assetto a basso carico aerodimanico per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e quindi massimizzare la velocità in rettilineo, dove si raggiungono punte anche di 360 km/h, e questo pone l'accento più sul grip meccanico che su quello aerodinamico, molto importante anche per avere la giusta trazione in accelerazione fuori dai tratti più lenti.
In questo senso, e qui veniamo alla parte sportiva, la favorita rimane la Red Bull, che da inizio stagione ha mostrato di avere il migliore pacchetto, anche per sfruttare in modo ideale gli pneumatici, ma i veloci rettilinei di Monza potrebbero dare un po’ di brio in più anche alle Mercedes. Per gli altri, per quanto visto pochi giorni fa a Zandovoort dove sono finiti tutti doppiati, obbiettivamente le speranze di potersi inserire nella sfida sono ridotte al lumicino. Ma Monza è anche la pista dove le scie, a patto di prenderle e poterle mantenere, possono anche aiutare un po’, perciò mai dire mai.