di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca
Che gara ragazzi! Anzi che gare. Perché questa volta anche la controversa Sprint Race del sabato ha convinto. Di tutto e di più sulla pista di Interlagos, grazie ad un Lewis Hamilton in formato matador, contro il toro Red Bull, che ha dato spettacolo infiammando il pubblico sugli spalti, e sul divano, stravincendo il Gran Premo del Brasile, quart'ultima prova del Mondiale, e riaprendo il Mondiale. Una rimonta che equivale a un cappotto: da ultimo a primo, passando per il quinto posto “intermedio” del sabato. Il tutto dopo essersi beccato due penalità, la seconda consapevolmente per la sostituzione della power unit ma non la prima e più pesante, che avrebbero mandato più di qualche pilota in psicanalisi.Perciò è più che comprensibile l’euforia finale dell’inglese, con ringraziamento via radio al team " Forza ragazzi, avete fatto un ottimo lavoro. Continuiamo a spingere", e di tutto il team stellato, reo di una leggerezza (irregolarità dell’ala mobile che ha cancellato la pole di Hamilton condannandolo in fondo alla griglia) che avrebbe potuto scrivere la parola fine sulla stagione, compreso il gesto liberatorio di Toto Wolf indirizzato... chissà a chi. Perchè ora la lotta tra i due piloti e i due team (manager), c’è da giurarci, si farà ancora più accesa, in pista e nei box. Per la cronaca, nonostante le abbia provate tutte, compresa la solita manovra di “eccesso di difesa”, come amiamo dire eufemisticamente, per evitare di essere infilzato dal “torero” Hamilton, il “torello” Max Verstappen ha chiuso la gara dietro al rivale con oltre 10 secondi sul groppone. Molto, ma molto abbacchiato.
A completare il podio Bottas, a 13”576, che nel weekend brasiliano è tornato “presente” svolgendo in pieno il suo compito, soprattutto nella giornata di sabato mentre non è riuscito a ripetere il guizzo in partenza la domenica, anche in ottica mondiale Costruttori dove la Mercedes riprende la testa della classifica, che si è messo abbondantemente dietro un Perez tornato, invece, opaco a Interlagos, a parte il guizzo finale del giro più veloce che ha sottratto ad Hamilton il bottino pieno. Negli ultimi tre round, per i due sfidanti alla corona iridata, potrebbe essere sempre più importante il supporto dei rispettivi compagni di squadra e questa alternanza di prestazioni non lascia tranquillo nessuno dei due, così come le rispettive squadre in ottica Costruttori. Ma soprattutto, motore fresco di Hamilton a parte, che comunque non fa male, sarà da vedere come le rispettive monoposto digeriranno i prossimi circuiti, perché gli ultimi gran premi hanno mostrato una alternanza di prestazioni a seconda dei weekend, con una squadra che pare prevalere sull’altra in una occasione per poi essere smentita la gara successiva.
A guidare il plotone dell’”altra” Formula 1 sotto la bandiera a scacchi, le due Ferrari di Leclerc a 49"517 e di Sainz a 51"82, che hanno occupato il quinto e sesto posto staccate rispettivamente di 49”517 e 51”82, posizioni che possono consolare gli uomini in Rosso per la consolidata terza posizione nella classifica Costruttori ma non possono certo accontentare la dirigenza di Maranello, e ovviamente i tifosi, a livello assoluto. Ad un giro Gasly (AlphaTauri), Ocon (Alpine-Renault), Alonso (Alpine-Renault), Norris (McLaren), Vettel (Aston Martin), Raikkonen (Alfa Romeo), Russell (Williams), Giovinazzi (Alfa Romeo), Tsunoda (AlphaTauri) e Latifi (Williams), a 2 giri Mazepin (Haas) e Schumacher jr (Haas).
Con la “corrida” brasiliana Hamilton si è portato a – 14 da Verstappen Verstappen che è leader nella classifica Piloti con 332,5, poi seguono Bottas (203), Perez (178), Norris (151), Leclerc (Ferrari) 148, Sainz (Ferrari) 139,5, Ricciardo (105), Gasly (92), Alonso (62), Ocon (50) e via via gli altri. Mentre la graduatoria Costruttori vede al comando la Mercedes con 521,5 su Red Bull (510,5), Ferrari (287,5), McLaren (256), AlphaTauri e Alpine (112), Aston Martin (68), Williams (23), Alfa Romeo (11).
Ora non ci sarà nemmeno il tempo di tirare il fiato, perché la Formula 1 torna in pista già il prossimo fine settimana in Qatar, su una pista nuova per tutti. Una ulteriore variabile che dovrebbe a maggior ragione favorire lo spettacolo.
(Foto by Pirelli)