Al 25.enne francese, arrivato a Sochi con il consistente vantaggio di 36 punti, è bastato il sesto posto in gara 1 per mantenere la corona iridata e restare ben piantato sul trono WTCR. Quindi la seconda gara per lui si è trasformata in una sorta di giro d’onore, con replica del piazzamento di gara 1.

Punti che sommati a quelli di Yvan Muller, compagno di squadra nonché zio e titolare del team, hanno fatto guadagnare al Cyan Racing Lynk & Co il terzo titolo iridato consecutivo per i Teams.

Per la cronaca, le vittorie nelle due gare di Sochi sono andate a Mikel Azcona e Rob Huff, entrambi sulle Cupra del Team Zengo. La vittoria del pilota spagnolo è arrivata dopo un emozionante sorpasso all’ultimo giro ai danni di Vernay (Hyundai), mentre l’inglese ha approfittato di un contatto tra Azcona e Muller per portarsi a casa gara 2.

Luca Engstler (Hyundai) l’ha spuntata per un solo punto su Gilles Magnus (Audi), out per un contatto nel primo giro di gara 2, nella corsa al titolo FIA WTCR Junior.

Un contatto ha rovinato anche la festa finale di Gabriele Tarquini, all’ultimo impegno da pilota a tempo pieno. Non prima, però, di avere ricevuto un emozionante saluto collettivo da parte di tutti i colleghi, che hanno ritardato l’ingresso in pista per le prove libere uno riservandogli una sorta di parata d’onore.