La Valkyrie viene costruita da un team di tecnici altamente qualificati con un processo quasi interamente manuale (ogni esemplare richiede oltre 2.000 ore di lavoro), presso linee di assemblaggio dedicate nello stabilimento di Gaydon, e prima di essere consegnata ai clienti viene testata in pista, a Silverstone, dove ha avuto luogo gran parte dello sviluppo.
Il progetto Aston Martin Valkyrie, sviluppato in collaborazione con il progettista delle Red Bull di Formula 1 Adrian Newey, incorpora concetti e tecnologie presi direttamente dalla Formula Uno e aderenti alla nuova era hypercar che caratterizzeranno le gare endurance.
La vettura è spinta da un sistema ibrido composto da un V12 aspirato di 6.5 litri in grado di erogare 1.000 CV a 10.500 giri e 740 Nm di coppia a 7.000 giri, abbinato ad una unità elettrica che fornisce una ulteriore potenza di 160 CV e 280 Nm di coppia, per un totale di 1.160 CV e 900 Nm di coppia che consentono alla Valkyrie di raggiungere una velocità massima di 350 km/h. Il cambio è un sequenziale a 7 rapporti che trasmette il moto alle ruote posteriori.
L'aerodinamica riveste un ruolo chiave nel progetto, perché tutto il design della vettura è stato studiato in funzione della downforce: la versione stradale della Valkyrie vanta infatti un carico di 1.400 kg di pressione aerodinamica a 240 km/h. Naturalmente in termini di dinamica del veicolo un ruolo determinante è dato dal peso della vettura, nello specifico inferiore a 1.100 kg grazie all’utilizzo di materiali compositi ultraleggeri per la costruzione della monoscocca e della carrozzeria.
La versione Spider presentata alla Monterey Car Week 2021 il marchio Aston Martin ha presentato la Valkyrie Spider, potrà contare sulla stessa potenza della coupè, anche se la velocità massima sarà leggermente inferiore (330 km/h) con il tettuccio aperto, per il quale è stato ovviamente necessario adeguare l’aerodinamica per mantenere inalterata l’efficienza.
La Valkyrie Spider infatti ha un tettuccio rigido rimovibile incernierato ad un pannello in composito fissato posteriormente, che include anche i due finestrini laterali in policarbonato. Il meccanismo per posizionare o rimuovere la struttura si attiva aprendo le portiere, con movimento a “farfalla” e ancoraggio sui fianchi dei passaruota, anch’esse riprogettate come il telaio in carbonio.
Naturalmente anche il prezzo di entrambi i modelli sarà... hyper: si parla di cifre a cavallo dei 3 milioni di euro.