Il Mondiale Formula 1 riparte dal Bahrain con monoposto inedite: nuovi pneumatici da 18”, di conseguenza freni di maggiori dimensioni che però dovranno rallentare macchine più pesanti, e nuova erodinamica. Insomma, non mancano i motivi di interesse per vedere chi avrà interpretato al meglio il nuovo regolamento.
Nei sei giorni di test che hanno preceduto questo primo gran premio, a Barcellona e qui a Sakhir una settimana fa, i team hanno avuto modo di testare le nuove vetture e le nuove componenti, con un occhio di riguardo agli pneumatici. In ogni caso, per il gran premio di apertura della stagione Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure della nuova gamma di pneumatici da 18 pollici: la mescola C1 è la P Zero White hard, la C2 è la P Zero Yellow medium e la C3 è la P Zero Red soft. Questa nomination è uno step più dura rispetto alla selezione fatta per la gara dell'anno scorso perché i nuovi pneumatici da 18 pollici sono completamente diversi rispetto ai loro predecessori da 13, anche in termini di mescole.
Questa scelta è stata fatta tenendo in considerazione il layout, le caratteristiche dell'asfalto e le temperature tipici di Sakhir. Il Bahrain rimane tra le piste più abrasive in calendario, a causa di un asfalto che contiene un'elevata percentuale di granito che porta a livelli elevati di usura e degrado. Sebbene l'abrasione dell'asfalto sia elevata, la sabbia che il vento porta dal deserto circostante e deposita sulla pista può causare molti scivolamenti che influiscono sull'aderenza. E’ altrettanto vero, però, che normalmente si verifica un alto grado di evoluzione della pista durante il fine settimana, a maggior ragione quest'anno poiché vi saranno gare di supporto sia di Formula 2 sia di Formula 3.
Sakhir è una pista stop-and-go, che impegna gli pneumatici, soprattutto quelli posteriori, soprattutto in trazione e frenata, mentre è meno impegnativa per quanto riguarda i carichi laterali. Peraltro la gara la gara del Bahrain prende il via subito dopo il tramonto, alle 18.00, con temperature della pista abbastanza diverse rispetto a FP1 e FP3 e più simili a quelle di FP2 e delle qualifiche. Le temperature dell’asfalto possono comunque scendere anche nel corso dei 57 giri di gara, perciò sarà molto importante per i team decifrare il corretto comportamento degli pneumatici durante le sessioni serali, in modo tale da azzeccare la corretta strategia di gara.
Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, come già accennato nel commento a conclusione dei test, è pressoché impossibile avere un quadro dei reali valori in campo in funzione delle due sessioni di test disputate, perché i piloti girano in configurazioni differenti e, magari, qualcuno fa della pretattica. Tuttavia il campione in carica Max Verstappen e la Red Bull hanno voluto mandare un segnale forte a tutti, staremo a vedere quanto realistico. In ogni caso il nostro auspicio è di vederne delle belle!