Il Mugello Circuit ha ospitato il primo appuntamento stagionale dell’Alfa Revival Cup e Young Timer Cup. Entrambi i campionati di Canossa hanno incassato apprezzamenti, confermando di soddisfare appieno le esigenze degli appassionati di motorsport. Il folto schieramento dell’Alfa Revival Cup ha visto al via molti “habituè” del campionato ma anche tanti volti nuovi. La Young Timer ha calamitato interesse, mostrando come le vetture da corsa ammesse in questa categoria (costruite tra il 1991 e il 2005) siano ancora velocissime e cariche di fascino.
ALFA REVIVAL CUP
Il primo semaforo verde dell’Alfa Revival Cup si accende davanti ad uno schieramento di ben 25 equipaggi, provenienti da Germania, Svizzera, Olanda e Italia. Per la prima stagionale gli ingredienti per il successo ci sono tutti: auto spettacolari, agonismo in pista, un circuito da emozioni forti e un’organizzazione perfetta.
Special Guest di questa prima gara Giorgio Francia, collaudatore e pilota della casa del Biscione per ben trent’anni, tra gli anni 70 e la fine dei 90. Francia è sceso in pista in trasparenza ai fini della classifica, affiancando l’amico e pilota Gianni Bellandi nell’abitacolo dell’ultima trazione posteriore anni ‘80 di Alfa Romeo: la 75 spinta dal V6 3.0.
Sin dalle prove libere a farsi notare è l’accoppiata di famiglia, Luigi e Niccolò Mercatali, sull’Alfa GTAm 2.000 della scuderia Clemente Biondetti. Padre e figlio dimostrano di essere in forma ed in qualifica stampano la pole position in 2'13”237, davanti a Davide Bertinelli (Scuderia AB Motorsport) e allo svizzero Peter Bachofen, in coppia con Roberto Restelli (Scuderia OKP Alfa Delta).
La gara parte con le condizioni del meteo che lasciano tutti nell’incertezza a causa di una sottile pioggia che rende ancor più insidiose le curve della pista Toscana. La variabile dell’asfalto umido si fa sentire, con alcuni piloti che trovano subito feeling con lo scarso grip e mettono a segno dei bei sorpassi. Su tutti, in queste condizioni, brilla il tedesco Albert Weinzierl (Team Formula GT), che dalla terza fila parte fortissimo e nel corso del primo giro passa, in sequenza, Vanotti (Giulia Sprint – Scuderia Formula GT), Sabatini (GTAm), Bachofen (GTAm - OKP Alfa Delta) e Luigi Mercatali, lanciandosi alla caccia del leader Bertinelli (GTAm - AB Motorsport).
Proprio Bertinelli, mentre è in lotta per la prima posizione con Weinzierl, è costretto ad abbandonare la corsa a causa di un problema tecnico. Mentre il battistrada Weinzierl scappa verso il successo, alle sue spalle la bagarre si accende con uno scambio serrato di posizioni tra Mercatali, Bachofen, Mathias Körber e Liberatore, in coppia con Zadotti. Quest’ultimo si distingue con la sua muscolosa Alfetta GT6 2.5 in mezzo ad un gruppone di velocissime GTAm.
All’apertura della pit lane per la sosta obbligatoria e l’eventuale cambio pilota, Weinzierl perde momentaneamente la testa della gara a favore della coppia, composta da Mathias e Körber e il figlio Fabian (OKP Alfa Delta). Durante la fase dei pit, il cambio dell’Alfetta di Liberatore e Zadotti si blocca e costringe i due bravi driver ad abbandonare le chance di conquistare un posto sul podio.
Chiusa la pit per i cambi, Weinzierl riprende la leadership e amministra la corsa fino alla bandiera a scacchi, vincendo il primo round 2023. La seconda posizione se la va a prendere con decisione il poleman, Niccolò Mercatali, che passa in un solo colpo Bachofen e Körber.
Il terzo gradino del podio lo conquistano Bachofen e Restelli che precedono Ondrak e Bortolami che con la loro GTA 1600 GR. 5 hanno la meglio, in volata, su Fabian Körber. Quest’ultimo, al debutto su un’auto impegnativa come la GTAm, su un tracciato altrettanto impegnativo, può certamente dirsi soddisfatto.
Così come sono soddisfatti Roberto Restelli ed i tecnici Alfa Delta per il risultato globale di squadra, con tutta la pattuglia delle otto vetture schierate che tagliano il traguardo, a conferma dell’ottimo lavoro svolto sia in officina che in circuito dalla squadra varesina.
Albert Weinzierl, che alla vittoria aggiunge anche il punto supplementare per il best lap in gara (2'15.550), sintetizza così la sua affermazione: “Ho avuto una partenza fortunata perché ho passato le auto davanti a me senza imprevisti. Preso il comando della corsa ho spinto, spinto, spinto… perché volevo staccare gli altri ed impedirgli di chiudere il distacco nella seconda parte della gara. Mi piace molto guidare sulla pista umida, perché in Germania trovo molto spesso queste condizioni, più che in Italia, per questo motivo ho un buon allenamento ed ho messo a frutto tale capacità.”
YOUNGTIMER CUP
La Young Timer Cup, al primo dei quattro round sui quali si articola questa prima stagione, è il campionato di Canossa Events che permette alle vetture che hanno corso tra il 1991 ed il 2005 di tornare “attive” sulle piste. Nella prima uscita del campionato Young Timer Cup si è visto uno spettacolo divertente, con piloti che in pista non si sono risparmiati, ma che scesi dalle loro vetture hanno vissuto con il massimo fair play il paddock, godendosi l’essenza di questi eventi.
Il leitmotiv del weekend è stato il confronto tra diversi stili di auto da corsa, peraltro di differenti categorie. Da una parte la Marcos Mantis; una classica GT british con telaio costruito alla fine degli anni novanta sul quale era stato montato un poderoso motore Ford Mustang Cobra da 4.600cc. Ne era scaturito un progetto di auto da corsa dura e pura, tutta cofano con ben 360 CV e qualche difetto, mai nascosto dal costruttore, per esaltare le doti dei piloti veri. A questa si sono opposte le tedesche BMW M3, sia in versione gruppo N sia nella versione più elaborata per il VLN, e la Porsche 911 in versione Carrera Cup. Alla bellissima sfida tra le trazioni posteriori si sono aggiunte le italianissime Alfa Romeo 156 GTA e 147 Cup, che hanno ben rappresentato i modelli a trazione anteriore.
A differenza dell’Alfa Revival Cup, il format di questa nuova serie si articola su due turni di qualifica che determinano gli schieramenti di partenza delle rispettive gare sprint sulla distanza di 20 minuti.
Naturalmente noi di Motorstyle non abbiamo voluto mancare questo appuntamento al volante della nostra BMW M3 E36 3.2, gestita da DC Racing, con la quale Roberto Olivo ed Eugenio Mosca si sono tolti più di qualche soddisfazione.
Gara-1. In qualifica Matteo Panini (Marcos Mantis – Circolo della Biella) vola in cima alla lista dei tempi e stacca la prima pole davanti alla BMW M3 E36 di Roberto Olivo (Motorstyle Racing) e all’Alfa 156 GTA di Claudio Pucciarelli (SESA Racing). Al via Panini mantiene il comando della gara e si lascia alle spalle Roberto Olivo (DC Racing) e Armando De Vuono, il quale approfitta dell’assenza in griglia di Pucciarelli per prendersi la terza posizione.
Pucciarelli, partito dalla pit lane, dà vita ad una bella rimonta in cui compie una serie di giri veloci e un formidabile 360°, alla seconda Arrabbiata, risolto senza conseguenze. La prima vittoria della stagione va alla inglese Marcos guidata da Panini, che precede Olivo, De Vuono e l’arrembante Pucciarelli, il quale fa suo il best lap della gara.
Gara-2. Anche le qualifiche di gara-2 sono all’insegna della Marcos e di Panini, il quale abbassa ulteriormente il limite della pole con un bel 2'04.170, precedendo nuovamente la BMW e l’Alfa Romeo, rispettivamente di Mosca e Pucciarelli. Il via di gara-2 è più avvincente rispetto a gara-1, questo grazie alla zampata del giornalista volante Eugenio Mosca (Motorstyle Racing) che tra la Materassi e la San Lorenzo infila il muso della sua M3 E36 davanti alla Marcos.
Panini già al termine del primo giro rimette le cose a posto tornando al vertice della corsa, ma la fiammata di Mosca resta da incorniciare. Pucciarelli in terza posizione lotta a stretto contatto con Massimo Orlandini e nella tensione del confronto è il pilota dell’Alfa, Pucciarelli, a commettere un errore, volando nella ghiaia della Arrabbiata 2. Il Full Course Yellow che segue all’uscita di Pucciarelli non cambia l’esito della corsa, che resta saldamente nelle mani di Matteo Panini, il quale sale nuovamente sul gradino più alto del podio assieme a Mosca e Orlandini, entrambi su BMW. Ottimo quarto è Judd Schreiber che chiude la gara sulla bellissima Porsche 911 in versione Carrera Cup 1991 nei colori verde-giallo.
Matteo Panini con due vittorie all’attivo è entusiasta del nuovo campionato di Canossa: “Spero che il gruppo di Young Timer diventi sempre più nutrito, in modo che si possa far vedere tanta azione, sempre più belle macchine, dei bei sorpassi e belle gare. Ci vediamo in Austria per il secondo appuntamento. Il Red Bull è una pista bellissima e non mancherò.”
Il giornalista e pilota Eugenio Mosca mostra apprezzamento per l’idea della Young Timer Cup: “Al via ho visto che Matteo (Panini) non forzava. Ho pensato che non volesse esagerare con le gomme ancora fredde e, visto che io avevo le gomme calde e conosco bene la mia BMW, ho messo la macchina davanti a quella di Matteo. L’idea del YT Cup è ottima perché di questo tipo di macchine ce ne sono molte ferme. Con queste auto non si può andare a competere con vetture Turismo moderne perché c’è una differenza di venti anni nel progetto, ma hanno ancora molto da dire. Sono macchine che danno molta soddisfazione nella guida e sono molto divertenti. Per questo esorto tutti coloro che hanno queste auto a tirale giù dai cavalletti e venir a divertirsi. Voi di Canossa avete avuto il coraggio di lanciare questa ottima idea ed organizzate il campionato bene, su delle belle piste. Con queste macchine è importante andare a correre su di un certo tipo di piste, come quelle che avete in calendario. Ci vuole il coraggio di partire per far vedere che ci siamo ed aspettiamo che si aggiungano altri alla compagnia”.
Il prossimo appuntamento con i due campionati è fissato per il 9-10 giugno sulla pista austriaca del Red Bull Ring.