Stanno per accendersi i motori per il Rally del Cile, 11° e terzultimo appuntamento del mondiale WRC che, dopo la cerimonia di partenza giovedì sera, vedrà impegnati i piloti da venerdì a domenica sulle strade sterrate cilene, per l’ultimo rally sterrato della stagione, con un misto di percorsi tortuosi tipici del Sud America e foreste simili a quelle del Nord Europa, peraltro con alte probabilità di precipitazioni a complicare le cose.

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Come nel 2019, l'evento avrà sede nella città di Concepción, situata a 500 chilometri a sud della capitale cilena, Santiago. Giovedì sera si terrà una partenza cerimoniale a Los Ángeles, capoluogo della provincia di Biobío, prima dei tre giorni di gara vera e propria tra le foreste della regione più ampia, con tappe medio-veloci su strade sterrate lisce e compatte. Sono 16 le tappe in programma, per un totale di 320,98 chilometri cronometrati. Gran parte del percorso è nuovo rispetto a quattro anni fa, come dimostra il ripetuto giro di tre tappe di venerdì a sud-est di Concepción, dove solo la prima metà della tappa di apertura è stata percorsa in precedenza, ma nella direzione opposta. Il percorso di sabato, invece, è quasi identico a quello del 2019, con un altro trio di prove da percorrere due volte a sud della città affacciata sull’Oceano Pacifico. La tappa di domenica, invece, si svolgerà su un percorso completamente nuovo appena a est di Concepción, con un paio di prove da percorrere entrambe due volte.

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A tre rally dalla fine, la matematica vede in lizza per il titolo iridato ancora tre piloti, ma la realtà dice che il leader in classifica, Kalle Rovanpera, che precede di 33 punti il compagno di squadra Elfyn Evans che a sua volta precede di altrettanti punti Thierry Neuville, l’unico altro pilota ancora in lizza, in Cile potrebbe già avere la prima possibilità di chiudere la pratica campionato.

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Se per Evans le cose non sono certo facili, Neuville deve giocarsi il tutto per tutto e sperare in una autentica debacle dei piloti Toyota. Anche perché in Cile non ci sarà Ogier a creare possibili interferenze nella lotta al vertice. Lo stesso discorso vale sul fronte Costruttori, dove la casa giapponese dopo il bottino pieno in Grecia comanda la classifica con 91 punti di vantaggio sui coreani; perciò, gli basterà superare la Hyundai di 13 punti per mettere in bacheca l’ennesimo titolo Costruttori.

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Definitivamente fuori dai giochi, la tappa cilena sarà molto importante per M-Sport, per valutare sia il potenziale della Puma in chiave 2024 sia quello dei piloti per la formazione del prossimo anno. Tanak, che viaggia a corrente alternata, non ha ancora definito il suo contratto, così come Pierre-Louis Loubet, mentre Formaux scalpita per tornare al volante della Puma.

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In WRC-2, Yohan Rossel e Gus Greensmith cercheranno di rosicchiare punti importanti all’assente Andreas Mikkelsen, ma oltre che tra di loro se la dovranno vedere con una nutrita pattuglia di avversari, a partire dai due piloti Skoda, Oliver Solberg e Sami Pajari, oltre al rientrante Emil Lindholm su Hyundai.

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