Con una tempistica perlomeno discutibile, questo fine settimana prenderà il via, sul tracciato di Lusail con la 1812 km del Qatar, la stagione 2024 del FIA World Endurance Championship. Abbiamo accennato ad una tempistica discutibile non per il gusto di fare polemica ma semplicemente perché un Mondiale che parte in gran spolvero con 37 vetture al via, di cui 19 Hypercar e 18 LMGT3, e ben 9 Costruttori rappresentati sia nella categoria top che in quella GT, a nostro avviso, si sarebbe meritato tutti i riflettori puntati mentre invece, indubbiamente, sarà in parte oscurato dalla contemporanea partenza, proprio sabato 2 marzo, in Bahrein del Mondiale di Formula 1.
In ogni caso, per gli appassionati si prepara uno spettacolo con i fiocchi, sia per la qualità delle formazioni in campo sia per il livello tecnico decisamente cresciuto in vista di questo scontro multiplo. Inoltre, già il primo round presenta ulteriori variabili con le quali tutti dovranno fare i conti. Innanzitutto, il nuovo format, che vede l’introduzione della Hyperpole per i migliori otto equipaggi della prima sessione di qualifiche, di entrambe le categorie, che si giocheranno i primi posti sulla griglia in una sessione di 10 minuti con a disposizione un treno di gomme dedicato. Inoltre, la gara, che scatterà sabato mattina alle 9.00, si disputerà sulla inusuale distanza di 1.812 km o 10 ore; quindi, in entrambi i casi con una escursione termica che con il passaggio dal sole alle tenebre obbligherà tutti ad una accurata gestione degli pneumatici.
Tra le nove case presenti nella categoria regina, sia per il grande lavoro svolto da tutti sia alla luce del rinnovato “Balance of Performance, i valori in campo si preannunciano piuttosto incerti. Alla luce dei risultati scaturiti dal prologo della scorsa settimana, oltre che dalla vittoria nella 24 Ore di Daytona, la Porsche pare avere fatto un deciso salto in avanti. Peraltro, saranno ben cinque le 963 schierate. Tra queste, oltre alle due del team ufficiale Porsche Penske con Campbell-Christensen- Makowiecki e Estre-Lotterer-Vanthoor, sono apparse in grande spolvero anche quelle del team Jota, che ha ingaggiato anche Jenson Button.
Segnali positivi sono arrivati anche da Cadillac, che aveva mostrato il notevole potenziale già alla 24 Ore di daytona, persa solo in volata. La squadra americana schiera una sola V-Series.R, ma con un equipaggio rodato e consistente: Bamber-Lynn-Bourdais. Così come ha galoppato forte il Cavallino, non solo con le due 499P ufficiali di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi e Fuoco-Molina-Nielsen, ma anche con terza vettura di Kubica-Shwartzman-Ye sempre schierata da AF Corse.
Chi invece, per stessa ammissione del pilota e team principal Kamui Kobayashi, nutre più di qualche dubbio proprio in funzione del nuovo balance è il team Toyota Gazoo campione del mondo, con entrambe le GR010 HYBRID, di Buemi-Hartley-Hirakawa e Conway-Kobayashi-de Vries, che hanno viaggiato staccate di oltre un secondo.
Per Peugeot la gara d’apertura della stagione sarà una sorta di ulteriore banco di prova in attesa di schierare, a partire dalla gara di Imola in aprile, la nuova 9X8 sulla quale debutterà anche l’ala posteriore.
Tutto da scoprire il reale potenziale delle debuttanti Lamborghini, BMW, Alpine e Isotta Fraschini. Soprattutto le prime tre squadre hanno lavorato molto nello sviluppo delle proprie vetture, con BMW che non è parsa proprio irresistibile nel debutto in gara a Daytona.
Sono nove anche le case automobilistiche impegnate tra le GT, per un totale di 18 vetture, che da quest’anno sostituisce le GTE-AM con la nuova categoria LMGT3. In realtà si tratta di una categoria parzialmente nuova, perché si rifà al regolamento tecnico della GT3 con alcune variazioni per quanto riguarda la gestione elettronica e l’aerodinamica. Le 18 vetture iscritte sono un limite imposto dall’ACO, che ha limitato la presenza di sole due vetture per ciascun marchio. Tra questi, alcuni vantano una tradizionale presenza nella serie iridata, come Ferrari, Porsche, Aston Martin, Corvette e Ford, mentre per Lamborghini, Lexus e McLaren si tratta di un debutto nel WEC.
Tra le presenze di spicco, da segnalare le Iron Dames, sulla Lamborghini Huracan #85, così come saranno puntati i riflettori sulla BMW M4, ovviamente #46, di Valentino Rossi.