La sigla “ti”, acronimo di “Turismo Internazionale” storicamente utilizzata (anche da Alfa Romeo e Abarth) per le versioni sportive delle berline bavaresi negli anni ‘60-’70 (BMW 1800 TI e 2002 TI)e poi ‘90-2000 (323ti compact e 325ti Compact), scomparsa dal vocabolario BMW per quasi vent’anni, torna ora in auge con la BMW 128ti che sarà lanciata a novembre con un prezzo intorno ai 44.000 euro. 

Ma non si tratta di una semplice operazione di marketing a sfondo nostalgico, perché anche oggi quella sigla assume una connotazione ben definita e concreta. Infatti la nuova compatta sportiva bavarese si posiziona in un segmento ben definito della gamma BMW serie 1. Infatti, con il suo quattro cilindri 2.0 turbo da 265 CV, la 128ti va a colmare un vuoto tra le 120i da 178 CV e 120d da 190 CV e la M135i xDrive da 306 CV, interpretando appieno il ruolo di berlina sportiva, ma non estrema come le sorelle griffate “M”, come le celebri antenate.

Il quattro cilindri 2.0 TwinPower Turbo, derivato da quello della M135 e sviluppato per erogare 265 CV e 400 Nm di coppia, che garantiscono alla 128ti (che pesa 1.445 kg) uno scatto 0-100 in 6,1 secondi e una velocità massima di 250 km/h, è abbinato alla versione sport del cambio automatico Steptronic a 8 rapporti, sviluppato per velocizzare i tempi di cambiata e dotato di palette al volante per la cambiata manuale, coadiuvato da un differenziale autobloccante meccanico Torsen per scaricare a terra la potenza sulle ruote anteriori.

Per adeguare il comportamento dinamico su strada della BMW 128ti, la casa tedesca ha messo a punto specifiche tarature per sterzo e sospensioni, con l’assetto ribassato di 10 mm e barre anti-rollio derivate dalla M135i xDrive, oltre a cerchi in lega da 18”. Inoltre, come la sorella maggiore M135i xDrive, è dotata dell’impianto frenante potenziato M Sport con pinze di colore rosso.

A livello estetico, la BMW 128ti si riconosce, oltre che per le ruote da 18”, per i numerosi dettagli neri, come la mascherina, i gusci dei retrovisori e, a richiesta, l’interno dei fari. Il nero contrasta con il rosso dei fregi ai lati del fascione, delle minigonne e delle pinze dei freni. Di impronta sportiva anche gli interni, con sedili ad alto contenimento e dettagli in rosso su schienale, bracciolo centrale, plancia, volante e quadro strumenti.