Porte con aperture ad ala di gabbiano, motore V8 4.0 litri da 444 CV, 4 secondi scarsi per accelerare da 0 a 100 km/h, oltre 300 km/h di velocità massima. Queste sono solo alcune delle straordinarie caratteristiche della Opel Astra Coupè OPC X-Treme, la supercar realizzata 20 anni fa (2001) fa da Opel sulla base della la vettura che allora partecipava al campionato tedesco DTM (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft). Una straordinaria dimostrazione di come fosse possibile realizzare una supercar per impiego stradale partendo da una vettura da competizione.
Il progetto aveva preso forma sotto la supervisione del OPC (Opel Performance Center GmbH), responsabile a livello europeo dell'attività sportiva della Casa tedesca, nonché dello sviluppo di esclusivi modelli ad alte prestazioni. Nata nell'arco di sole sette settimane dalla stretta collaborazione con il Centro Internazionale Ricerche Tecniche, Opel Astra Coupé OPC X-Treme personificava con il suo aspetto molto speciale quella dinamicità e quelle conoscenze tecniche che Opel trasmette in tutti i suoi nuovi modelli.
Il concetto generale di questa sportivissima automobile dagli elevati contenuti tecnici era molto simile a quello della versione da competizione che all’inizio degli anni duemila correva nel DTM. Il telaio era tubolare a traliccio, sul quale era applicata una carrozzeria in vetroresina con portiere che si aprivano ad ala di gabbiano. Molte componenti erano in fibra di carbonio ad alta resistenza. Lo schema transaxle vedeva il motore 8 cilindri a V di 4.000 cc con 4 valvole per cilindro montato in posizione longitudinale anteriore, collegato alle ruote posteriori motrici attraverso un cambio a 6 marce montato in posizione posteriore. Le sospensioni anteriori e posteriori erano a doppi bracci oscillanti sovrapposti, mentre l'impianto frenante montava 4 dischi in fibra di carbonio.
Circa la metà delle componenti della versione da corsa erano state modificate o riprogettate in funzione dell'impiego stradale della vettura. La carrozzeria era stata resa più armoniosa arrotondando il frontale e la coda, ammorbidendo gli elementi di transizione della carrozzeria, adottando ruote da 20 pollici con fissaggio centrale realizzate su progetto della stessa OPC e un'originale colorazione rosso brillante studiata appositamente per la X-Treme. I rivestimenti interni in Alcantara, le finiture in alluminio satinato e i molti dettagli realizzati a mano che si trovavano all'interno della vettura combinavano un carattere sportivo con un aspetto molto tecnologico. In particolare, i sedili con cinture di sicurezza a 5 punti avevano gusci di carbonio rinforzato come quelli della versione che correva nel DTM, pur essendo molto più confortevoli dato che dovevano accogliere normali guidatori e non piloti.
Anche il motore era stato modificato in funzione di un impiego stradale. Erano stati rivisti la fasatura della distribuzione e il software della gestione elettronica, abbassato il rapporto di compressione e aumentata la massa del volano in modo che le caratteristiche operative del motore fossero più vicine alle esigenze di un utilizzo quotidiano. Tuttavia, con una potenza massima di 444 CV e un peso a vuoto di soli 1.150 kg, l’Opel Astra Coupé OPC X-Treme era una delle più veloci automobili sportive del momento.