Si è spento ieri, all’età di 80 anni, Jean-Pierre Jabouille, passato alla storia come il primo pilota a vincere un Gran Premio di Formula 1 con una monoposto spinta da un motore Turbo, Renault che per prima ha creduto in questa tecnologia applicata alla massima formula. Progetto al quale il pilota parigino ha dedicato gli anni migliori della sua carriera ottenendo certamente delle belle gratificazioni ma, forse, meno di quello che avrebbe meritato.
E’ il 23 marzo del 1976, anno in cui vincerà il titolo Europeo di F. 2, quando Jabouille fa percorrere i primi giri, sul circuito di prova di Clermont-Ferrand, al prototipo di F.1 spinto dal motore turbocompresso. Poco più di un anno dopo il pilota parigino porta al debutto la Renault RS01 Turbo nel GP di Inghilterra, partendo dalla 21.ma posizione ma terminando anzitempo con un ritiro. Nella stessa stagione prende parte ad altri gran premi, Olanda, Italia e USA, con un decimo posto in qualifica come migliore piazzamento. Risultati che migliorano l’anno successivo, dove raccoglie i primi punti iridati con il quarto posto nel GP USA, ma sono due stagioni dure, costellate da tanti ritiri per rotture proprio del motore, tanto che la monoposto francese si guadagna il poco edificante appellativo di “teiera fumante”. Le cose cominciano a girare per il verso giusto nel 1978. La stagione parte subito alla grande con Jabouille che ottiene la pole position in Sudafrica con la nuova RS10 ad effetto suolo. A luglio arriva il grande weekend del GP di Francia a Dijon: Jabouille stampa la pole e vince alla grande il gran premio conducendo la gara dall’inizio alla fine. Lo storico successo passa però quasi in secondo piano, “oscurato” dal memorabile duello tra il compagno di squadra Arnoux e Villeneuve, che saranno a finaco a lui sul podio (foto sopra).
L’anno successivo arriva, in Austria, la sua seconda vittoria in Formula 1 su 40 gran premi disputati, ma alla fine dello stesso anno è vittima di un grave incidente in Canada, con frattura di una gamba, che metterà praticamente fine alla sua carriera. La stagione successiva rientra nel Circus al volante della Ligier, ma deluso dalle prestazioni decide di ritirarsi. Jabouille ha corso molto anche con i prototipi conquistando, tra gli altri, quattro podi alla 24 Ore di Le Mans. La sua presenza nel Circus si conclude con una parentesi nella stagione 1984 come capo di Peugeot Sport, quando la casa del Leone fornì i propulsori alla McLaren.
Ci lascia un bravo pilota ma soprattutto una bella persona, sempre discreto e misurato, mai sopra le righe. Insomma, un Signore. Ciao Jean-Pierre!