Probabilmente le numerose vittorie conquistate nei Rally, alla Dakar e a Le Mans, hanno finito per far passare in secondo piano l’avventura sportiva iniziata trent'anni fa da Peugeot nella massima serie su pista: la Formula 1. Forse proprio perché qui è mancata la vittoria. In ogni caso, una coraggiosa parentesi lunga 6 anni che merita certamente di essere ricordata e che ha sicuramente arricchito la storia e l'esperienza della casa di Sochaux, che di fronte alle sfide non si è mai tirata indietro.
Soddisfazioni firmate McLaren
Durante la sua presenza nel Mondiale di Formula 1, Peugeot ha fornito propulsori a diversi team. Quello d'esordio è la McLaren capitanata da Ron Dennis, in quel periodo uno dei Top Team nel Circus. Il V10 proposto da Peugeot viene utilizzato nell’anno 1984 in cui la monoposto MP4/9 di Woking è affidata al finlandese Mika Hakkinen e all’inglese Martin Brundle, ed è proprio durante l’esperienza McLaren che i motori Peugeot ottengono i migliori risultati in Formula1.
Si comincia con un incoraggiante terzo posto ottenuto da Hakkinen al Gran Premio di San Marino a Imola, per proseguire con un secondo posto al Gran Premio di Monaco ottenuto dal compagno di squadra Brundle. Hakkinen, partito in prima fila con Schumacher, a quell’epoca su Benetton, non riesce a conquistare il podio, che fa invece suo in Belgio, dove ottiene un secondo posto, ed in Inghilterra, a Monza, in Portogallo e in Spagna, dove inanella invece una serie di piazzamenti in terza posizione. Brundle ottiene invece un quarto posto in Ungheria, un quinto in Italia ed un sesto in Portogallo. A fine stagione il campionato mondiale vede la McLaren–Peugeot occupare la quarta posizione tra i Costruttori, mentre Hakkinen e Brundle sono rispettivamente quarto e settimo nella classifica Piloti.
Solo un podio con Jordan
L’inizio è promettente per una casa esordiente e, nonostante la separazione dal team McLaren, Peugeot sceglie di proseguire la sua esperienza in Formula 1. La stagione 1995 inaugura una nuova collaborazione con la Jordan, però i risultati non saranno all'altezza di quanto fatto con McLaren: il miglior piazzamento nel 1995 è il sesto posto ottenuto in Canada da Rubens Barrichello davanti al compagno di squadra Eddie Irvine. Stesso tenore anche per la stagione 1996, quando Barrichello e Brundle non vanno oltre due quarti posti. Nel 1997 Ralf Schumacher ottiene un terzo posto in Argentina, seguito da Fisichella che colleziona un terzo posto in Canada e una serie di quarti posti a San Marino, a Monza e in Austria.
Monoposto tutta francese con l’ultimo acuto di Trulli
la stagione 1998 segna la nascita di una monoposto tutta francese, grazie all'accordo con la Prost Grand Prix, team creato dall’ex campione del mondo Alain Prost. Nel biennio 1998 – 2000 la Prost Grand Prix ottiene un secondo posto con Jarno Trulli nel Gran Premio d’Europa del 1999 disputato al Nürburgring, in Germania.
A Sochaux si decide di guardare oltre; i gruppi termici francesi vengono così ceduti alla Asiatech, che li utilizza in altre 33 gare tra il 2001 e il 2002, prima su Arrows ed infine sulla Minardi.