La seconda generazione della M3, lanciata nel 1993, portò con sé diverse novità, distinguendosi nettamente rispetto alla serie precedente sia dal punto di vista tecnico che stilistico. In pratica, più che un’evoluzione una vera e propria rivoluzione. Realizzata sulla base delle Serie 3 E36 Coupé, la nuova M3 era decisamente più sobria ed elegante, senza ostentare parafanghi bombati e ala posteriore per rimarcare il proprio DNA sportivo, comunque evidenziato da cerchi in lega dedicati da 17”, specchietti retrovisori a goccia, paraurti anteriore con prese d’aria per i freni mentre quello posteriore è caratterizzato dall’uscita del doppio scarico e minigonne laterali in tinta.
La scocca era decisamente più rigida rispetto alla E30, di oltre il 40%, così com’era migliorata l’abitabilità interna e l’eleganza della plancia. Ma le novità di maggiore spicco si trovavano sotto il cofano: per la prima volta sulla M3 era montato il motore S50B30, un sei cilindri in linea di 2.990 cc, accreditato di 286 CV a 7.000 giri/min e una coppia di 320 Nm disponibili già a 3.600 giri/min, che presentava una grande novità nella distribuzione, sempre a due assi a camme in testa, con il debutto del “Vanos”, un variatore di fase a controllo elettronico che adattava i tempi di apertura e chiusura delle valvole a seconda dei giri motore e della posizione della farfalla. Per un risultato finale che garantiva uno scatto 0-100 km/h in 5.7” e una velocità massima (autolimitata elettronicamente) di 250 km/h. Prestazioni che ponevano la M3 E36 3.0 come autentico punto di riferimento tra le sportive della fascia medio-alta e, di conseguenza, con un posto di rilievo nel cuore degli appassionati.
E naturalmente dei tecnici, ai quali non pareva vero di poter “giocare” con un propulsore dalle caratteristiche tecniche rivoluzionarie per l’epoca cercando di spremere da quel gioiello il massimo del potenziale utilizzabile su strada e nelle competizioni. Tra questi, ovviamente, lo staff tecnico Supersprint, tra i primi a studiare e sviluppare un impianto di scarico ideale per assicurare al 6 cilindri bavarese maggiori performance accompagnate da una musicalità ancora più coinvolgente.
Ma proprio a causa della maggiore sofisticazione, per ottenere i migliori risultati in termini di coppia ai regimi medi e di potenza massima il propulsore BMW richiedeva un impianto di scarico con un layout specifico e tubazioni con lunghezza e dimensionamento complessivo ottimizzato. Risultato ottenuto dai tecnici mantovani grazie ad un approfondito studio delle caratteristiche del 6 cilindri in linea, seguito da una intensa fase di sviluppo portata avanti tramite numerose sessioni di test al banco prova, così da assicurare un flusso dei gas di scarico decisamente migliore rispetto ai componenti di serie.
Perciò la linea di scarico speciale Supersprint per la BMW M3 E36 è stata realizzata ex novo in tutte le aree, pur mantenendo la semplicità di montaggio senza modifiche, a partire dai tubi singoli dei collettori di scarico di diametro maggiore, 42 mm anziché 38 mm, così come gli altri tubi con diametro cresciuto a 60 mm anziché i 52 mm di serie.
La sezione anteriore utilizza doppi catalizzatori 100 cpsi di fabbricazione HJS Motorsport, ad elevato volume e quantità di materiali nobili: platino, rodio e palladio. Ciò garantisce un abbattimento dei gas nocivi pari, se non superiore, ai catalizzatori ceramici di serie.
Supersprint mette a disposizione anche una configurazione con sezione centrale libera, priva di silenziatori e con x-pipe che aiuta a velocizzare il flusso dei gas, indicata soprattutto per l’utilizzo sportivo.
Infine, la sezione cat-back/silenziatore posteriore, disponibile in due differenti versioni, Lightweight per le competizioni e Sport con omologazione CEE per la circolazione su strada, ha una doppia tubazione da 60 mm e un design del silenziatore interno che assicura il flusso totalmente libero ai gas di scarico.
Tali caratteristiche fanno dello scarico speciale completo Supersprint l'applicazione più efficace per ottenere dal motore BMW S50 Motorsport, sia di serie che preparato, le migliori prestazioni e il sound più coinvolgente. Inoltre, tutti i componenti Supersprint sono realizzati in acciaio inox 304 che, grazie alle proprie caratteristiche di elevata qualità e resistenza, oltre ad una durata pressoché eterna consente di realizzare i particolari con uno spessore inferiore delle lamiere, a tutto vantaggio del peso.
Va infine sottolineato che gli impianti di scarico Supersprint possono vantare la certificazione di storicità, un ulteriore valore aggiunto che certamente contribuisce a valorizzare una vettura già entrata nella storia.
Sul territorio italiano i prodotti Supersprint sono distribuiti in esclusiva da RPM Racing Parts di Lainate: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..