Secondo i tecnici Brembo la pista di Monza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. La necessità di raggiungere le maggiori velocità possibili nei lunghi rettilinei induce i team a ridurre al minimo il carico aerodinamico. Quando però raggiungono le tre Varianti i piloti si trovano ad affrontare staccate molto violente, per le quali è fondamentale un buon bilanciamento tra frenata anteriore e posteriore. Tra quelli del Mondiale il circuito di Monza è quello in cui i piloti utilizzano i freni per meno tempo: nemmeno 9 secondi in un giro intero. Di tutti gli altri circuiti solo Barcellona e Montreal restano sotto quota 10 secondi mentre a Singapore si sfiorano i 23 secondi e mezzo. Un’altra peculiarità del “Tempio della Velocità” è il superamento in quattro diversi punti dei 310 km/h, prima di violente staccate che richiedono un uso intenso degli impianti frenanti, con carichi sul pedale del freno che può andare dai 145 kg ad oltre 160 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi a Monza ogni pilota esercita un carico complessivo sul pedale del freno di 45 tonnellate e mezza. Delle 6 frenate del GP Italia 4 sono considerate molto impegnative per i freni. Quella più impegnativa è la prima dopo la partenza: le monoposto vi arrivano a 334 km/h e scendono a 89 km/h in soli 122 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,57 secondi esercitando un carico di 161 kg sul pedale del freno e affrontando una decelerazione di 5,2 g.