Secondo i tecnici Brembo il tracciato di Imola è mediamente impegnativo per i freni. La presenza di 19 curve e la ridotta lunghezza del rettilineo d’arrivo (358 metri) rendono questo circuito molto tecnico, con veloci cambi di direzione e staccate veramente toste, oltre che di ogni tipologia. Non a caso Enzo Ferrari lo definì “un piccolo Nurburgring”. Facendo un confronto con l’altro circuito italiano che ospita un gran premio di F. 1, quello di Monza, nel complesso le frenate sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari sono più numerose, 10 invece che 8, ma meno impegnative rispetto a quelle sul “Tempio della velocità” brianzolo. Delle 10 frenate sul tracciato emiliano solo tre sono considerate altamente impegnative per i freni. La più dura per l’impianto frenante è quella che precede la curva 17, la Rivazza, dove le monoposto arrivano in picchiata dalla discesa a 298 km/h e, in soli 92 metri, rallentano fino a 135 km/h. Per riuscirci i piloti frenano per 1,71 secondi affrontando una decelerazione di 4,7 g.