Secondo i tecnici Brembo l’Autódromo Hermanos Rodríguez rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato il voto più alto, identico solo al Yas Marina Circuit. A differenza di altre componenti l’altitudine del tracciato non incide sul funzionamento dell’impianto frenante, che invece è messo a dura prova dai picchi di velocità: in tre punti della pista le monoposto superano i 330 km/h prima di affrontare frenate veramente intense. Nonostante sia la terza pista più corta del Mondiale, i freni vengono utilizzati 10 volte per ogni giro, per un totale di circa 15,3 secondi, equivalente al 20% della durata complessiva della gara. In quattro diversi punti le frenate durano più di 2 secondi, anche se queste sono abbastanza differenti tra di loro: le decelerazioni vanno infatti dai 3,1 g ai 5,6 g e gli spazi di frenata dai 76 metri a circa il doppio. Il carico esercitato da ciascun pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi sul pedale del freno supera le 53 tonnellate e mezza. Delle 10 frenate per ogni giro, 3 sono classificate come impegnative per i freni. La più impegnativa in assoluto è la frenata che precede la prima curva dopo il traguardo, dove la velocità delle monoposto passa da 372 km/h a 110 km/h in appena 153 metri, con i piloti che esercitano un carico di 181 kg sul pedale del freno per 2,64 secondi subendo una decelerazione di 5,6 g.