Per l’ottava volta consecutiva il Mondiale di Formula 1 si conclude negli Emirati Arabi. Quest’anno però il Yas Marina Circuit si presenta in una conformazione inedita, frutto dell’eliminazione di cinque curve che, a parità di condizioni climatiche, dovrebbe ridurre i tempi sul giro di oltre una decina di secondi. Secondo i tecnici Brembo il tracciato di Abu Dhabi rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni: in una scala da 1 a 5 si attesta sul 4. Tuttavia, proprio a causa delle modifiche effettuate, inferiore al valore massimo di 5 delle precedenti edizioni: in passato infatti i freni erano impiegati in cinque curve in più e ciò ostacolava il loro raffreddamento. Le frenate si sono quindi ridotte da 11 a 6, per un tempo di utilizzo dei freni in un giro intero ora di poco superiore agli 11 secondi, a fronte degli oltre 18 secondi e mezzo delle passate edizioni. Delle sei frenate attuali solo tre sono considerate altamente impegnative. Quella più dura precede curva 6, dove le monoposto arrivano dopo aver percorso un rettilineo di quasi 1,2 km a 321 km/h e rallentano, per 2,55 secondi fino a scendere a 79 km/h. Ci riescono in 110 metri, con una decelerazione di 4,8 g.