Auto elettrica, boom di modelli ma Akio Toyoda e Bill Gates frenano. Le case investono miliardi in tecnologia e pubblicità ma i potenziali clienti non sono convinti e latitano. Qual è al momento la reale situazione della mobilità elettrica?

di Vincenzo Bajardi

Energia pulita, infrastrutture, gestione e riciclo delle risorse, auto
elettriche. Non si parla d'altro. E società che nascono come funghi
per offrire prodotti e soluzioni innovative per rispondere alle sfide
per le risorse della Terra e l'ambiente. A sentire Francesco Starace,
numero uno dell'Enel "Il futuro elettrico è inarrestabile e le
batterie connesse alle reti digitalizzate saranno un asse portante
dello sviluppo tecnologico". Si assiste ad una corsa frenetica da
parte delle case automobilistiche che investono notevoli risorse
finanziare per lanciare modelli ibridi e ancora di più con la...spina.

Numerosi brand puntano ad utilizzare piattaforme rivoluzionarie. Il
dibattito sulla mobilità elettrica è sempre più ampio ma non mancano
fior di... dissidenti. Eloquente il giudizio sul tema della mobilità
di Bill Gates: "L'elettrico è il futuro ma non può bastare da solo" e
del numero uno di Toyota, Akio Toyoda: "Le auto elettriche sono
sopravvalutate, il settore collasserà. I sostenitori dell'elettrico
non considerano le emissioni di anidride carbonica ed i costi sociali
della transizione energetica con la perdita di milioni di posto di
lavoro". Il Gruppo Toyota nelle cifre mondiali ha chiuso sul podio più
alto nel 2020 precedendo il Gruppo Volkswagen e l'alleanza
Renault-Nissan, quindi Hyundai-Kia, General Motors, Honda e Ford.

Le nozze fra Fca e Psa (che hanno dato vita a Stellantis) porterebbe
quest'anno il gruppo italo-franco-americano guidato da Carlos Tavares
al quarto posto con Citroen, Fiat, Lancia, Peugeot ed Opel a
condividere medesime architetture e poi ci sono anche Alfa Romeo,
Jeep, Abarth. Grandi novità in arrivo per Ferrari, Lamborghini e
Maserati nel settore delle supercar. Il Gruppo Vw guidato da Herbert
Diess, nei prossimi 5 anni cambierà pelle grazie ad un investimento di
73 miliardi di euro in tecnologie digitali, software e propulsioni
elettrificate, nei prossimi dieci anni lancerà 70 modelli
completamente elettrici fra cui ID Crozz, ID Vizzion, il suv Roomzz,
l'ID Buzz e in aggiunta ci saranno 60 auto ibride. Per Volkswagen il
motore elettrico è il più efficiente perchè ha pochissime dispersioni.
Il brand ha pubblicizzato al massimo la ID.3, primo modello realizzato
su base MEB una piattaforma modulare considerata un elemento chiave
per la diffusione dell'e-mobility con una produzione entro il 2028 di
15 milioni di veicoli del Gruppo tedesco. I vantaggi di questa
piattaforma riguardano le economie di scala, il raggiungimento degli
obiettivi climatici, veicoli con più spazio e comfort, flessibilità e
personalizzazione, modularità e competitività, batterie su misura
anche per altri brand del Gruppo.

Audi ha annunciato entro il 2025 il
lancio di 30 modelli elettrificati di cui 20 totalmente elettrici tra
cui la e-Tron GT. Quindi seguiranno le rinnovate Q2 e Q5.

Anche Skoda (Enyaq iV), Seat e Porsche lavorano su modelli con la...spina. Kia che
ha rivoluzionato il proprio logo ed il proprio nome punta ad una nuova
piattaforma per l'auto elettrica, come ha annunciato Giuseppe Bitti,
amministratore delegato di Kia Italia, puntando sugli incentivi:
"entro il 2026 porteremo al debutto 11 nuove auto elettriche".

Il Gruppo Daimler-Mercedes ha varato impianti che evocano le stazioni
aerospaziali con il programma Factory 56, con investimento di 730
milioni di euro (ci saranno suv, ibride ed elettriche a partire dalla
nuova generazione di Classe S, EQS, EQA, EQB, EQC, EQS).

Nuova era anche per Bmw (dopo il suv elettrico iX, ci saranno iX3, quindi la i4
che farà progredire la road-map con cui la casa tedesca intende
offrire nel 2025 almeno 25 modelli tra elettrici e ibridi plug-in).
"Bmw ha confermato anche nel 2020 - ha puntualizzato Massimiliano Di
Silvestre, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia - la sua
posizione di leader mondiale nel segmento premium con 2.324.809
immatricolazioni tra Bmw, Mini e Roll-Royce con un + 31,8% di auto
elettriche. Per la fine dell'anno sarà lanciata la gran coupè
elettrica i4".

Renault con il Ceo, l'italiano De Meo, vuol rivendicare
il ruolo di pioniere nell'auto elettrica. Renault assumerà il
controllo delle attività in Europa, Nissan dovrà gestire anche il
mercato cinese (ha debuttato di recente sul nostro mercato la terza
generazione di Qashqai e nel 2022 ci sarà la full-hybrid), Mitsusbishi
opererà in Asia. Rivoluzione elettrica anche per Ford (il Ceo Farley
ha promesso che la gamma elettrica partirà dai 20.000 dollari per
arrivare a 70.000 dollari, curiosità ha destato il lancio promozionale
della Mustang Mach-E), Volvo (XC40, obiettivo della Casa svedese di
vendere entro il 2025, il 50% della propria produzione con auto
elettriche), Jaguar (E-Pace, I-Pace) Land Rover, Mazda (MX-30), Tesla
che domina in Cina e ancora Toyota (C-HR sulla piattaforma e-TNGA),
Lexus (LF-30), Honda (e), Hyundai (Ioniq 5), Subaru (B-suv elettrico
realizzato insieme a Toyota) per ricordarne altre.

Per concludere a frenare le vendite delle nuove auto elettriche non è solo il prezzo
per lo più decisamente alto rispetto alle auto a benzina e diesel ma
anche la penuria delle colonnine di ricarica e lo smaltimento delle
batterie. Nel 2020 il mercato italiano dell'auto si è chiuso con un
calo del 27,9% (1.381.000 immatricolazioni): un calo così preoccupante
non si registrava da decenni. Tra i temi che il governo dovrà
affrontare dovrebbe rientrare secondo noi anche l'auto, un settore che
contribuisce al 7% del Pil e per oltre 76 miliardi di euro fra gettito
Iva ed entrate fiscali. Gli incentivi per le auto a basse emissioni
sono andati a ruba, in particolare per quelle a benzina e diesel (dei
250 milioni stanziati dalla legge di Bilancio 2021 ne sono rimasti
circa 170). Meno gettonati gli ecobonus per le auto elettriche e
ibride: dei 120 milioni stanziati dalla Finanziaria ne sono stati
prenotati meno di 10. A conferma che nonostante la massiccia campagna
pro auto elettrica e ibrida attuata dalle Case, l'acquirente preferisce
stare alla...finestra.

Nello scorso anno a guidare la classifica delle
più vendute fra le elettriche in Italia è stata la Renault Zoe
(5.470), quindi Smart Fortwo (3.770), Tesla Model 3 (3.352),
Volkswagen up! (2.839), Fiat 500 (2.175) e ancora Peuegot 208,
Hyundai Kona, Opel Corsa, Nissan Leaf e Renault Twingo. Fra le ibride
la più venduta è risultata la Renault Captur (3.455), quindi, Jeep
Compass (2.696), Volvo XC40 (1.900), Jeep Renegade (1.607), quindi
seguono Mini Countryman, Mercedes Classe A, Ford Kuga, Bmw X1, Peugeot
3008 e Porsche Cayenne. Anche qui numeri deboli. A sentire Dino
Marcozzi, segretario generale Motus-E, associazione italiana che
riunisce i principali player impegnati nella transizione verso una
mobilità elettrica "non è l'auto con la spina che fatica a crescere,
siamo noi come Paese che siamo indietro di 4 anni rispetto ad altre
nazioni. Gli italiani comprano la macchina in base al prezzo non sulla
stima dei costi ad intera vita dove già oggi nell'uso cittadino,
l'elettrica conviene. Quindi bisognerà attendere il 2025, quando
l'elettrico avrà lo stesso prezzo delle altre auto. Per ora ci sono
14.500 colonnine di ricarica in Italia per 40.000 auto in
circolazione. Ma l'errore è stato di non metterle in autostrada".

Complessa la questione della ricarica perchè manca un'infrastruttura
pubblica di ricarica capillare in tutto il Paese, l'impossibilità per
molti di installare una walbox cioè una presa di rifornimento
casalinga (nel garage) e ancora la maggior parte delle colonnine non
hanno potenza sufficiente a ricaricare in pochi minuti. Motivazioni
che spiegano perchè le previsioni indicano che ci vorranno dieci anni
affinchè l'elettrico si posizioni nel 35% del mercato. Un puzzle che
si commenta da solo.