di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca
Scacco in tre mosse e vittoria in casa dell’avversario per Leclerc e la Ferrari nel Gran Premio di Austria, undicesimo appuntamento del Mondiale di F1 corso al Red Bull Ring.
Prontamente accantonata la delusione per la gara sprint del sabato, dove a parte il duello fratricida con Sainz, poi giunto terzo alle sue spalle, aveva dovuto subire la cavalcata vincente di Verstappen per la gioia delle migliaia di tifosi “orange”, il monegasco e la Ferrari si sono presi una netta rivincita vincendo alla grande il Gran Premio. Il distacco finale di soli 1,5 secondi accusati dall’olandese sotto la bandiera a scacchi non racconta infatti quanto visto realmente in pista. Innanzitutto, perché viziati dai problemi al sistema fly-by-wire patiti da Leclerc negli ultimi giri, che hanno fatto correre brividi ai tifosi e al muretto della Rossa ma gestiti con grande mestiere dal monegasco, senza i quali il distacco sarebbe probabilmente stato più corposo. Lo dicono senza dubbio la sicurezza con la quale pilota e squadra hanno gestito la corsa, con Leclerc che dopo avere letteralmente fulminato Verstappen nel primo sorpasso al 12.mo giro, si è ripetuto nelle altre due occasioni successive ai pit stop, allungando prontamente sul pilota Red Bull. Così come la regia del muretto box Ferrari è stata impeccabile.
E peccato che il trionfo completo con la meritata doppietta sia andata in fumo al 57° giro con la rottura del motore di Sainz. Quindi grande soddisfazione per la squadra del Cavallino ma anche un campanello d’allarme che obbliga i tecnici di Maranello a rimboccarsi le maniche per garantire la necessaria affidabilità con tutto il girone di ritorno ancora da disputare. Inoltre, con Leclerc che riconquista la seconda posizione in classifica generale portandosi a 38 punti dal leader la strada rimane in salita, ma quanto visto a Spielberg è incoraggiante, a patto che in futuro si cerchi di ottimizzare tutti i punti possibili con direttive chiare dal muretto verso la pista. Sportivamente potranno anche non piacere certi discorsi, ma a buon intenditore…
Del patatrac Ferrari ne ha approfittato Hamilton, che ancora una volta (la terza in tre gare consecutive) è salito sul terzo gradino del podio mettendosi alle spalle lo scomodo compagno di squadra Russell. Un Hamilton che appare decisamente rivitalizzato dalla notevole crescita della Mercedes. Da sottolineare anche lo splendido sesto posto finale di Mick Schumacher, che al volante di una Haas a sua volta in netta crescita, ha disputato un weekend davvero da incorniciare giocandosela senza timore reverenziale e con maestria anche con un sette volte campione del mondo Hamilton.
Grazie anche ai punti della vittoria nella gara sprint del sabato, Verstappen limita i danni restando saldamente in testa alla Classifica Piloti con 208 punti, davanti a Leclerc 170, Perez 151, Sainz 133, Russell 128, Hamilton 109, Norris 64, Bottas 46, Ocon 52, Alonso 29, Magnussen 22, Ricciardo 17, Gasly 16, Vettel 15, Schumacher jr 12, Tsunoda 11, Zhou 5, Albon e Stroll 3. Allo stesso tempo la Red Bull mantiene la leadership della Classifica Costruttori con 359 punti, davanti a Ferrari 303, Mercedes 237, McLaren e Alpine 81, Alfa Romeo 51, Haas 34, AlphaTauri 27, Aston Martin 18, Williams 3.
Come al sabato Verstappen non sbaglia nulla in partenza ed è lesto a prendere la leadership sulle due Ferrari, con Leclerc che al 4° giro firma il giro veloce e che al 12° giro “fulmina” Verstappen in curva 4. L'olandese due giri dopo effettua il pit stop e mette le gomme dure. Leclerc e Sainz comandano le operazioni con 19" su Verstappen, che firma un giro veloce. Al 25° giro il monegasco ha 12" di vantaggio sull'olandese, mentre l’altra Red Bull di Perez si ritira. Due giri dopo pit stop per Leclerc che riparte terzo davanti alla Mercedes di Hamilton. Pit stop anche per Sainz ed Hamilton mentre Leclerc piazza un altro giro più veloce. Situazione a metà corsa: Verstappen su Leclerc, che dispone di gomma più fresca e supera l'olandese, quindi, Sainz, Ocon, Hamilton, Magnussen, Schumacher jr, Norris e Russell.
Al 37° giro seconda fermata per Verstappen che si fa montare ancora la gomma dura. Leclerc è leader con 6" su Sainz, poi a 19" Verstappen e a 25" Hamilton. Stupenda performance con la Haas di Schumacher jr, sesto al 39° giro. Incidente Vettel-Gasly (quest'ultimo penalizzato di 5") con il tedesco che si gira e riparte. Al 43° giro Leclerc guida con 4" su Sainz e 16" su Verstappen, quindi Hamilton, Ocon, Schumacher jr, Norris e Ricciardo. Al 49° giro seconda sosta per Leclerc e Sainz, con Verstappen che ritorna leader. Al 54° giro nuovo sorpasso di Leclerc ai danni di Verstappen, sul quale allunga rapidamente di 2"4, mentre Sainz a 5” firma un giro veloce. Lo spagnolo però rompe il motore della sua Ferrari, che va in fiamme nella parte posteriore anche per la lentezza dei soccorsi. Entra in azione la virtual safety car al 57° giro. Terza sosta per Leclerc e Verstappen che ricorrono alla gomma media. Il monegasco guida con 3"4 su Verstappen, vantaggio che si riduce di meno della metà sotto la bandiera a scacchi per i problemi di acceleratore che affliggono il monegasco negli ultimi giri, con Hamilton che segue in terza posizione.
Prossimo appuntamento tra due settimane al Paul Ricard per il Gran Premio di Francia.
(Foto by Pirelli)