di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca
Dopo 150 gran premi è finalmente arrivato il momento di gloria per lo spagnolo Carlos Sainz, con la prima vittoria in carriera in F1, nel GP Bretagna. Una corsa costellata da colpi di scena dall’inizio alla fine: a partire dalla carambola iniziale, dove San Halo ha ancora una volta fatto il suo dovere salvando Zhou mentre qualche altro Santo ha evitato che potesse succedere una tragedia con l’Alfa Romeo del cinese fermatasi sulla prima rete di protezione del pubblico dopo aver saltato le barriere.
Sainz ha così confermato la pole conquistata alla vigilia, precedendo con la sua Ferrari sul traguardo di 3"779 il messicano Perez, autore di una grande rimonta dopo essere ripartito praticamente ultimo causa la sosta ai box per la sostituzione dell'ala sulla sua Red Bull danneggiata in un contatto nelle concitate fasi iniziali, e di 6"225 Hamilton tornato a sfoggiare lo smalto dei giorni migliori con la sua Mercedes che ha evidenziato una bella crescita.
Quindi Leclerc, rimasto giù dal podio con l'altra Ferrari a 8"546, a sua volta autore di una grande gara ma tradito nell'epilogo dall'entrata in pista della safety car a pochi giri dal termine della corsa, mentre era saldamente in testa, e costretto a subire tre sorpassi negli ultimi giri da piloti che si erano fermati a montare gomme fresche, e tenere, mentre il muretto box Ferrari non aveva ritenuto di fermarlo. Una decisione che, oltre ai precedenti tentennamenti quando si trovava alle spalle di Sainz che precedeva più lentamente, non mancheranno di accendere discussioni all’interno dalla squadra di Maranello. Anche perché così si è persa un’occasione davvero ghiotta di recuperare punti su Verstappen in difficoltà con la sua Red Bull.
Splendido quinto posto per Alonso a 9"571 con l'Alpine, che ha pure cercato di approfittare delle difficoltà di Leclerc, quindi Norris a 11"943 e Verstappen a 18"777 che, ovviamente, non ha avuto una corsa come desiderava ma alla fine ha limitato i danni con un insperato settimo posto.
LA GARA. Al via con pista asciutta, Verstappen bruciava Sainz, con Hamilton terzo su Leclerc. Ma veniva esposta la bandiera rossa dopo il contatto alla prima curva tra Tsunoda, Albon, Russell e Zhou (l'Alfa Romeo del cinese ha capottato, il pilota subito trasportato al Medical Center insieme ad Albon, entrambi però coscienti: a salvare Zhou è stato l'halo, la protezione posta attorno alla testa dei piloti. Corsa fermata! Nel frattempo, a bordo pista alcuni spettatori protestano e vengono arrestati dalla Polizia. Al nuovo via, senza Zhou, Albon e Russell. Sainz non si fa sorprendere e mantiene con decisione la testa della corsa davanti a Verstappen e Leclerc, mentre Perez rientra ai box per sistemare l'ala danneggiata in partenza dopo un contatto con Leclerc, quindi Hamilton che firma un nuovo giro veloce. Al 10° giro Sainz va largo e si fa superare da Verstappen che incrementa il vantaggio sulle due Rosse, ma poi l'olandese è costretto ai box per una foratura e rientra sesto a 23", informando però il muretto di avere ancora problemi. Sainz leader su Leclerc ed Hamilton che si avvicina sensibilmente.
Lo spagnolo rientra per la sosta e Leclerc diventa il nuovo leader su Hamilton a 2", quindi Sainz rientrato in terza posizione a 19", Norris, Alonso e Verstappen ottavo a 1'022". Leclerc rientra per il pit stop e, dopo molto tempo Hamilton torna a condurre un gran premio con 17"539 su Sainz e 19"544 su Leclerc. Il pit stop di Hamilton apre la strada ai due ferraristi, che tornano a condurre con Leclerc saldamente al comando. Ma al 38° giro Safety car in pista per Ocon fermo sul rettilineo e tutto torna in gioco, perché il monegasco non viene fatto rientrare mentre Sainz, Perez ed Hamilton giocano la carta vincente del pit stop montando gomme tenere grazie alla quali befferanno Leclerc, nonostante la strenua resistenza di quest’ultimo, passando sotto la bandiera a scacchi nell’ordine.
Grazie a questo risultato la nuova Classifica Piloti vede l'olandese Verstappen, settimo al traguardo, conservare 32 punti di vantaggio su Perez e 43 su Leclerc, quindi Sainz a quota 127, Russell 111, Hamilton 93, Norris 58, Bottas 46, Ocon 39, Alonso 28, Gasly e Magnussen 16, Vettel e Ricciardo 15, Tsunoda 11, Zhou 5, Schumacher jr 4, Albon 3. la Red Bull limita i danni anche nella Classifica Costruttori, dove mantiene la testa a quota 328, davanti a Ferrari 265, Mercedes 204, McLaren73, Alpine 67, Alfa Romeo 51, AlphaTauri 27, Haas 20, Aston Martin 18, Williams 3.
Appuntamento tra sette giorni, al Red Bull Ring, per il GP Austria.
