Se dovessimo limitarci al risultato finale del Gran Premio del Qatar saremmo qui a parlare della ennesima vittoria di Max Verstappen e della Red Bull condita dal terzo titolo mondiale. Che certo non è poco. Invece, scandagliando con più attenzione il travagliato weekend qatariano, incasinato oltremodo dagli innumerevoli track limits e limitazione a 18 giri per ogni set di pneumatici nuovi per motivi di sicurezza, vediamo che non è andato tutto così liscio al campionissimo olandese. Perché conoscendo la sua ingordigia, come dimostrato nel gran premio “vero” con l’ultimo pit stop e la ricerca spasmodica del giro più veloce per completare l’opera, non possiamo fare a meno di pensare che l’essere stato battuto proprio nella gara dell’incoronazione, la Sprint del sabato, gli roda di brutto. Perciò questa volta l’apertura la dedichiamo volentieri a Oscar Piastri, che nella sua stagione d’esordio si sta facendo notare come il nuovo che avanza.

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Di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca

Il giovane australiano, con una gara da… oscar, appunto, il sabato si è preso il lusso di mettersi dietro il neocampione iridato e la domenica l’altrettanto bravo compagno di squadra, Lando Norris, che ha completato una nuova doppietta Mclaren sul podio, segno tangibile della crescita della squadra di Woking che in un weekend ha messo in carniere più punti delle prime gare della stagione, proseguendo la scalata nella classifica Costruttori. La domenica, comunque, il “cannibale” ha rimesso le cose a posto, firmando il suo successo numero 48 e onorando al meglio il terzo titolo iridato, a pari merito con mostri sacri come Senna, Lauda, Stewart, Brabham e Piquet. E scusate se è poco!

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Per dirla tutta, questa nuova doppietta McLaren è stata favorita anche dalla frittata tra i due piloti Mercedes, con Hamilton che partito forse troppo aggressivo con gomma rossa ha pensato bene di fare harakiri chiudendo la prima curva come se fosse da solo finendo per centrare il compagno di squadra Russell penalizzando anche la sua gara. Questo in una domenica che, visto poi il potenziale messo in mostra da Russell che è risalito dal fondo al quarto posto, avrebbe potuto vedere i piloti stellati giocarsi tranquillamente le posizioni di vertice.

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Nella sua rincorsa il pilota Mercedes si è messo dietro anche il ferrarista Leclerc, autore di una gara praticamente da spettatore, senza mai potersi inserire nella lotta per le posizioni di vertice. Peggio ancora per Sainz, che non ha potuto prendere il via per una perdita di carburante scoperta troppo tardi. Prosegue quindi la stagione decisamente altalenante per le Rosse.

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Timidi segnali di ripresa, invece, per l’Aston Martin, sesta con il solito leone Alonso, per l’Alpine settima con Ocon e per le due Sauber Alfa romeo, entrambe a punti rispettivamente con Bottas e Zhou, mentre sprofonda sempre più nel tunnel Perez che chiude mestamente la top ten.

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Prossimo appuntamento per la Formula 1 il 22 ottobre per il Gran Premio USA.

CLASSIFICA PILOTI - Verstappen 433, Perez 225, Hamilton 194, Alonso 183, Sainz 153, Leclerc 145 Norris 136, Russell 132, Piastri 83, Stroll 47, Gasly 46, Ocon 44, Albon 23, Bottas 10, Hulkenberg 9, Zhou 5, Tsunoda e Magnussen 3, Lawson 2.


CLASSIFICA COSTRUTTORI - Red Bull 658, Mercedes 326, Ferrari 298, Aston Martin 230, McLaren 219, Alpine Renault 90, Williams 23, Alfa Romeo 15, Haas 12, Alpha Tauri 5.

Foto by Pirelli