Per il quinto round stagionale la Formula 1 arriva nel Principato di Monaco, tradizionalmente uno degli appuntamenti più prestigiosi e particolari del Mondiale.
Intanto perché, come da tradizione, il weekend monegasco parte il giovedì, con le prove libere, mentre il venerdì è una giornata di riposo normalmente dedicata alle operazioni promozionali. Ma soprattutto perché si corre sul tracciato cittadino di Monte Carlo, il più corto e lento nel calendario ma al tempo stesso uno dei più complicati, perchè oltre a richiedere una messa a punto particolare delle monoposto richiede il perfetto adattamento, e “fiducia”, del pilota.
Che nel caso specifico può fare la differenza, sia per “cuore” sia per capacità di concentrazione necessaria ad evitare errori che possono risultare fatali. Infatti è indubbio che anche a Monaco la monoposto con il pacchetto migliore, di assetto e aerodinamica, possa fare la differenza, anche per affaticare meno il pilota sulla distanza ed evitare possibili errori, ma storicamente qui ci sono piloti capaci di esaltarsi mentre ad altri il circuito salotto tra due cornici di rail risulta più indigesto, magari perché più inclini all’errore per eccesso di confidenza.
Ne sa qualcosa il Max Verstappen “prima versione”, che nelle prime due apparizioni ha collezionato altrettanti ritiri e, pur se maturato molto successivamente, nelle cinque presenze totali non è mai andato a podio. Perciò nella sfida che lo vede opposto a Lewis Hamilton nella rincorsa alla corona iridata 2021, almeno in questa occasione pare partire in svantaggio rispetto all’inglese che nel Principato ha già messo a segno tre vittorie e altrettante volte è salito sul podio, subendo un solo ritiro nella dozzina di presenze.
Alla roulette monegasca il compito di confermare o smentire bellamente ogni previsione. Naturalmente a favore dell’olandesino quest’anno potrebbe giocare anche la Red Bull decisamente più efficiente. Per tutti sarà comunque fondamentale il risultato della qualifica, cercando di ottenere la pole o comunque il piazzamento migliore in griglia, perciò pronti a vederne delle belle già da sabato. A sparigliare le carte, oltre ai rispettivi compagni di squadra, Bottas e Perez, potrebbero contribuire anche il ferrarista Leclerc, che punta ad un grande risultato nella gara di casa, e il duo McLaren, Norris e Ricciardo, che oltre al talento dispongono di una monoposto in buona forma. Per la cronaca, Hamilton si presenta a Monaco con 14 punti di vantaggio su Verstappen e un nuovo successo potrebbe consentirgli di prendere decisamente il largo in classifica.
Come detto, il risultato di gara potrebbe essere fortemente influenzato da quello delle qualifiche, dove i piloti saranno chiamati a tirare fuori il massimo dagli pneumatici più morbidi C5. Ma, stante le note difficoltà a sorpassare sul circuito salotto, potrebbe rivelarsi importante anche la strategia in gara, non tanto come numero di soste pressochè “obbligate” sulla singola, quanto per il momento in cui effettuarla, in modo tale da trovare meno traffico. Infatti, dato il basso livello di usura e degrado degli pneumatici (tanto che Pirelli ha scelto le mescole più tenere per questo GP), le squadre avranno a disposizione un’ampia finestra di pit stop, perciò sarà determinante azzeccare il momento ideale in cui effettuarlo.
Infine, va segnalato che dopo la gara inaugurale in Bahrain, quello di Monaco sarà il secondo GP con la presenza di pubblico sugli spalti, tra il 40% e il 50%, un bel segnale di ritorno alla normalità e un ulteriore stimolo per i piloti.