A distanza di soli sette giorni la Formula torna sullo stesso tracciato, il Red Bull Ring, per disputare il Gran Premio di Austria, nono round del Mondiale 2021. Una gara che potrebbe rivelarsi determinante per la rincorsa alla corona iridata, ormai chiaramente ristretta al duo Verstappen e Hamilton, rigorosamente nell’ordine.
Già, perché l’olandesino volante della Red Bull è reduce da due vittorie di fila conquistate di forza ai danni dell’inglese della Mercedes e, a distanza di pochi giorni, non si vede come il team stellato possa ribaltare una situazione che la scorsa domenica è apparsa fin troppo definita: con Verstappen e la sua Red Bull a menare le danze con autorità mentre Hamilton e il box Mercedes cercavano di inventarsi qualcosa per accennare almeno un minimo di reazione, dovendo invece ingoiare un rospo molto indigesto accontentandosi del brodino del punto per il giro veloce. Impresa non riuscita a Perez, apparso meno brillante che in Francia e pure finito dietro a Bottas, invece, ritrovato. Infatti, in questa lotta a due per il vertice, anche il supporto dei compagni di squadra, che finora hanno viaggiato a corrente alternata, potrebbe rivelarsi determinante.
Quindi la Red Bull è davvero pronta a mettere le ali a Max Verstappen, che nel fine settimana potrebbe, per dirla in gergo ciclistico, piazzare lo “strappo” nella rincorsa iridata. D’altronde non ci sono dubbi che la monoposto di Milton Keynes sia attualmente la più equilibrata a livello meccanico e aerodinamico, così come la Honda pare avere fatto uno sforzo in più per chiudere in bellezza l’ennesima avventura in F. 1. E “Super” Max pare avere raggiunto una maturità davvero completa, che gli consente di sfruttare al meglio quanto ha a disposizione.
E ben difficilmente, su una pista corta e veloce e quindi trafficata come il Red Bull Ring, si potranno ipotizzare, almeno in condizioni normali, strategie alternative, suggerite dagli pneumatici a mescola più tenera scelti da Pirelli.
A tal proposito va segnalato che Pirelli, in accordo con FIA ed i Team, farà provare un pneumatico posteriore con una nuova costruzione nelle prove libere del Gran Premio d’Austria (venerdì) per migliorare ulteriormente la robustezza dei pneumatici. La decisione è stata presa in aggiunta alla nuova direttiva tecnica recentemente introdotta da FIA e alle modifiche dei parametri di partenza prescritti da Pirelli, alla luce del fatto che non è attualmente possibile assicurare il monitoraggio in tempo reale delle condizioni dei pneumatici in utilizzo fino a quando non sarà introdotto per tutti i team il sensore TPMS standard, previsto a partire dalla prossima stagione. Nello specifico, ogni pilota avrà a disposizione due set dei nuovi pneumatici da poter utilizzare nel corso di entrambe le sessioni del venerdì. Se il test sarà positivo, la nuova specifica posteriore, sviluppata per garantire livelli di integrità ancora più elevati anche in condizioni di utilizzo estreme, verrà introdotta in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna.
Per tutti gli altri la parola d’ordine è rimboccarsi le maniche. Infatti, d’accordo che la pista austriaca è corta (4.318 mt) e si gira in poco più di 1 minuto, ma che già la prima delle altre monoposto, la McLaren di Norris giunta quinta sotto la bandiera a scacchi, sia stata doppiata la dice lunga sul livello di competitività che divide le prime due squadre, Red Bull e Mercedes, dalle altre. E con i gran premi che si succederanno a ritmo serrato, oltre al fatto che tutti gli uffici tecnici sono impegnati a pieno ritmo sulle monoposto 2022 che saranno profondamente differenti dalle attuali, sarà ben difficile che la situazione possa cambiare. Perciò, dopo i timidi segnali di ripresa precedenti al GP di Francia, per il popolo Rosso si prospetta un’altra stagione di magra.