Il Gran Premio di Turchia, sedicesimo round del Mondiale di Formula 1, è stato aggiunto al calendario di quest'anno per sostituire la tappa di Singapore. Perciò, dopo un’assenza di nove anni, la Formula 1 torna sull’Istanbul Park per il secondo anno consecutivo, ma difficilmente i team potranno utilizzare i dati raccolti nella passata edizione, quando l’asfalto appena rifatto e un meteo avverso contribuirono a rimescolare le carte.

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Quest’anno il fondo dovrebbe presentarsi in situazioni ottimali, mentre nonostante si corra un mese prima dell’anno scorso rimane un’incognita il meteo. In ogni caso il tracciato turco è piuttosto impegnativo, con saliscendi e curve veloci, soprattutto la 8 considerata una delle più impegnative del Mondiale con i suoi 640 m. di lunghezza che vengono percorsi ad alta velocità generando forze superiori a 5 g. Anche la curva 1 è particolarmente impegnativa, perché inizia con una discesa e termina con una salita. Questo significa che, in condizioni normali, i team saranno costretti ad adottare un assetto aerodinamico elevato per tenere gli pneumatici incollati all’asfalto, con il risultato che questi ultimi saranno così sottoposto a notevole stress. Perciò sarà importante azzeccare il giusto compromesso per far funzionare al meglio gli pneumatici senza che questi si degradino rapidamente.

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Peraltro, dopo che la Pirelli aveva effettuato la scelta di portare mescole più tenere, la pista ha subito un processo di pulizia con getti d’acqua ad alta pressione, trattamento che potrebbe aver portato ad una maggiore rugosità del fondo e quindi a valori di grip maggiori, perciò il timore è che le mescole più morbide si trovino ad affrontare livelli di usura più elevati. Un fattore che potrebbe determinare, per non dire obbligare, a strategie differenti.

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Sotto il profilo sportivo proseguirà il duello ravvicinato tra Hamilton, passato in testa alla classifica dopo il GP di Russia, e Verstappen staccato di soli due punti. Quindi tutto riparte praticamente da zero e, salvo situazioni particolari, difficilmente possiamo ipotizzare che qualcuno, i rispettivi compagni di squadra in primis, si possa inserire nel duello giocando a favore di uno o dell’altro. Per gli altri rimane aperta la lotta per il terzo gradino del podio, per il quale i contendenti non mancano. 

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