Archiviata la prima scenografica edizione del GP Miami, la Formula 1 torna in Europa per il GP Spagna, che per il 32° anno di fila si disputa al Circuit de Barcelona-Catalunya.
A fine febbraio la pista catalana ha ospitato i test invernali che nei tre giorni hanno visto svettare altrettanti piloti e team differenti. Tuttavia, ci sono tre grandi differenze da considerare rispetto ad allora: in primo luogo, nei test i team si sono concentrati sulle mescole centrali della gamma piuttosto che sulla hard; in secondo luogo, le condizioni meteorologiche erano molto più fresche; infine, le nuove vetture non erano ancora in versione definitiva. Da allora le monoposto sono migliorate considerevolmente e sarà interessante vedere quanto notevole sia effettivamente il passo avanti ottenuto con gli ultimi aggiornamenti.
E se consideriamo che grazie al suo layout il Montmelò è un circuito tra i più completi come tracciato di prova, con il settore finale molto tecnico che diventa particolarmente importante quando si tratta di gestire i pneumatici, i team avranno una buona opportunità per valutare i progressi fatti dalle proprie vetture dall’inizio della stagione, anche se probabilmente le temperature saranno più calde.
Dato che Barcellona è un circuito molto utilizzato, non ci sarà un'enorme evoluzione della pista nel corso del fine settimana, grazie anche a un fitto programma di gare di supporto. Le temperature dovrebbero essere asciutte e calde, il che aggiunge una ulteriore sfida a quelle già previste per i pneumatici. Il tracciato è invariato rispetto allo scorso anno, quando fu modificata la curva 10 aumentando leggermente la lunghezza complessiva del circuito.
Per il Gran Premio di Spagna Pirelli porta le mescole più dure della gamma 2022: la C1 come P Zero White hard, la C2 come P Zero Yellow medium e la C3 come P Zero Red soft. Una scelta piuttosto scontata, peraltro la stessa dell'anno scorso anche se si utilizza una famiglia di pneumatici nuova di zecca, dato che le sfide del circuito di Barcellona sono ben chiare dai test e dalle gare precedenti. Tra queste la lunga curva 3 e la curva 9: entrambe riversano molta energia sui pneumatici.
Anche sotto il profilo sportivo è abbastanza scontato aspettarsi il prosieguo del duello tra i piloti Ferrari e Red Bull, con quest’ultima che se dovesse confermare le doti velocistiche manifestate fin qui appare decisamente avvantaggiata date le caratteristiche del tracciato catalano, almeno per la prima parte mentre in quella finale potrebbe aiutare le doti di guidabilità mostrate dalle monoposto del cavallino.
Tra gli altri motivi di interesse la situazione in casa Mercedes, sia per la competitività generale della monoposto sia per la disparità di resa dei piloti, che se venisse ulteriormente confermata potrebbe far seriamente parlare di crisi del sette volte iridato Hamilton. Sarà inoltre interessante vedere se prosegue la crescita McLaren, con Norris e Ricciardo che ambiscono ad un posto al sole, così come il sempre combattivo Alonso. E se dovessero riuscire ad impensierire, almeno in parte, i primi della classe, lo spettacolo ne gioverebbe ulteriormente. Vedremo.