Il Gran Premio del Brasile, a San Paolo, propone la terza e ultima gara Sprint della stagione, dopo le precedenti disputate nei weekend di Imola e Spielberg.

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Il circuito di Interlagos, con i suoi 4.309 metri, è il quarto circuito più corto del calendario di F1 2022, dopo Monaco, Zandvoort e Messico. Tuttavia, con il 72% del tempo sul giro a tutto gas, vanta il secondo tempo più veloce dell'anno dietro al Red Bull Ring. La pista intitolata a José Carlos Pace è una di quelle storiche, in cui si gira in senso antiorario e si alternano settori veloci a sequenze di curve da affrontare a media velocità, come la celebre “S do Senna”. Il tracciato presenta due estremi: il primo e il terzo settore richiedono un'auto a bassa resistenza per i lunghi rettilinei, mentre il settore centrale tortuoso richiede un elevato carico aerodinamico. Trazione e frenate non incidono particolarmente sugli pneumatici perché il circuito è molto scorrevole e l’assenza di curve lente consente ai team un maggiore controllo del degrado sulle ruote posteriori.

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Date le caratteristiche della pista brasiliana, Pirelli ha scelto le tre mescole centrali: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Per le gare a Austin e Città del Messico era stata scelta la medesima gamma.

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La gara brasiliana è solitamente caratterizzata da frequenti sorpassi e dai regimi di safety car. Un’altra variabile imprevedibile è il meteo che, negli anni precedenti, ha alternato piogge torrenziali a giornate soleggiate con elevate temperature.

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