Sébastien Ogier firma la nona vittoria al Rallye Monte-Carlo e riprende lo scettro di re della gara del Principato, superando di una lunghezza il rivale di sempre in questa sfida stellare, Sébastien Loeb, quest’anno assente dopo che l’anno scorso aveva pareggiato i conti con il pilota di Gap. Peccato non avere potuto assistere ad una sfida diretta tra i due “giganti”, ma obbiettivamente a pochi giorni dalle fatiche della Dakar, dove ha mostrato di essere il “cannibale” di sempre, sarebbe stato davvero chiedere troppo a Loeb di mettersi al volante di una Rally1 per affrontare una gara impegnativa come il “Monte”.
Allo stesso tempo, la Toyota campione in carica ha ribadito di essere la squadra da battere, mettendo a segno una schiacciante doppietta, che avrebbe potuto essere anche qualcosa in più senza la foratura accusata da Evans il sabato, lanciando un segnale più che chiaro alle concorrenti Hyundai e Ford con il primato in 16 delle 18 speciali.
Nei tre giorni di gara Ogier ha menato le danze guidando in modo perfetto e senza sbavature nonostante la pressione costante del compagno di squadra Rovanpera, anzi gestendo con maestria il vantaggio conquistato con una prima giornata da manuale, dove ha messo a segno una bella cinquina nelle PS in programma, e lasciando al neo campione iridato la power stage finale.
A salvare la bandiera Hyundai ci ha pensato ancora una volta Thierry Neuville, che ha agguantato il terzo gradino del podio grazie anche alle disavventure di Evans. Ad onor del vero, il belga ci ha dato dentro e la i20 ha mostrato un certo miglioramento, ma ancora non basta ed i guai accusati da Sordo e Lappi sono anche un campanello d’allarme da non sottovalutare.
Ancora maggiore la delusione in casa M-Sport, soprattutto alla luce di com’era andata l’anno scorso. Il figliol prodigo Ott Tanak ha disputato una gara onesta, peraltro condizionata da qualche problemino, ma un quinto posto ad oltre due minuti e mezzo dal vertice non possono certo far contento Malcom Wilson. Ad acuire l’amarezza ha contribuito anche l’uscita di scena della grande speranza Pierre Loubet già nelle battute iniziali. Insomma, c’è da rimboccarsi le maniche in vista del prossimo appuntamento, in Svezia dove le condizioni dovrebbero essere decisamente differenti, dal 9 al 12 febbraio.