Lo spettacolare scenario dl Mugello Circuit ha accolto la scorsa domenica, con un clima primaverile, la prova inaugurale dell’undicesima stagione del Time Attack Italia, l’adrenalinica “caccia” al giro veloce, col rinnovato format di gara caratterizzato dalla suddivisione nei raggruppamenti Racing Series e GT Series, oltre alla prova riservata ai piloti della Street Series.
Serse Zeli ha onorato nel migliore dei modi il quarto titolo assoluto conquistato nlla scorsa stagione, realizzando con la sua fida Mitsubishi Lancer Evo X il miglior crono nel Superlap in 1:49.248, che gli è valso nuovamente il gradino più alto del podio nella categoria Time Attack Racing Series. Alle sue spalle si è piazzata la vettura gemella di Olivia Merlini, mentre a conquistare la terza piazza assoluta è stato il rientrante Alan Simoni, in pista al volante della Honda NSX. Grandi soddisfazioni anche per Gualtiero Branco, il quale con il crono di 1:49.082 si è invece imposto nella categoria GT Series a bordo della Ferrari 488 GT3 precedendo il campione 2017 Andrea Gazzetti, per la prima volta in gara al volante di un’Audi R8 GT3.
Per quanto riguarda la classifica delle singole classi, la Extreme 4WD ha visto Manuel Gadeschi (Subaru Impreza) conquistare il terzo gradino del podio alle spalle di Zeli e Merlini, mentre Alan Simoni si è tolto la soddisfazione di primeggiare nella Pro 3700 davanti a Roberto Romani (Bmw M3 e46) e Omar Valentini (Bmw M3 3.2).
Successo anche per Cesare Bassanini su Fiat 500 Abarth, il quale si è riconfermato al top nella Pro 3000 precedendo la Renault Clio Cup di Manuel Stefani, con Luca De Stefani che invece ha centrato il bersaglio grosso nella Pro 1600 al volante della Citroen Saxo VTS. Nelle classi Open, Danilo Mantini ha preceduto Giuseppe Mantini (entrambi su Porsche Cayman) nella Open 3700, mentre la sfida nella Open 3000 ha visto prevalere Daniele Taglienti (Grande Punto) nei confronti di Alessio Corsi (Fiat 500 Abarth) e Mirko Gagliano, quest’ultimo su Punto Abarth. Inoltre, Luca Raddi ha svettato nella Open 2000 a bordo di una Bmw E46.
Passando alle classi della GT Series, ad aggiudicarsi il successo nella GT Cup è stato Roberto Sestini al volante della Ferrari 488 Challenge, mentre come detto Gualtiero Branco ha preceduto Andrea Gazzetti anche nella graduatoria della classe GT3. Ignazio Cannavò si è confermato protagonista al volante della sua Lamborghini Huracàn ST Evo, precedendo nella GT Super Cup l’altra Huracàn di Roberto Cerioli.
Interessante il confronto anche nella prova riservata ai possessori di auto stradali, raggruppati nella categoria Street Series. Nella Supercar, il migliore è stato Stefano Pezzucchi su Mercedes AMG, mentre Dino Cicala su Bmw M2 Competition è riuscito a svettare nella Superstreet su Luca Volpi, in pista a bordo di una Honda Civic. Ottima prova per quanto riguarda Chrisman nella classe Street, il quale su Audi TT ha preceduto la RS3 di Elvio Guzza e la Toyota Supra di Matteo Spera. Positivi riscontri anche per quanto riguarda Davide Barbariol nella classe Street Limited su Alpine A110, il quale ha avuto la meglio nei confronti di Giorgio Chierichetti (Golf GTI) e Marco Palmeri (Audi TT). Confronto molto equilibrato anche nella Pocket Rocket, dove Alessandro Locatelli su Renault Clio RS ha preceduto le debuttanti Federica Levy e Ilaria Antenucci, impegnate rispettivamente a bordo di una Fiat 124 Abarth e di una Grande Punto Abarth. Infine, nella classe Clubman Andrea Vaccaneo su Mazda MX5 si è tolto la soddisfazione di precedere Kevin Irribaren, al volante di una Toyota Celica.
Il Time Attack Italia riaccenderà i motori in occasione del secondo appuntamento stagionale, in programma al Misano World Circuit nelle wekend 1-2 aprile.