Una manifestazione ad alto livello è stata la Le Mans Classic 2023, giusto per celebrare il secolo di vita della corsa più importante al mondo. Durante il fine settimana oltre 600 vetture hanno corso o semplicemente sfilato sui 13 chilometri della pista francese, un privilegio riservato solo alle vetture che hanno partecipato alla maratona della Sarthe.
Testo e foto di Massimo Campi
La manifestazione si è svolta con le principali vetture suddivise in sei griglie a seconda del periodo storico, tra il 1923 ed il 1981, la fine delle vetture Gruppo 5 e Gruppo 6. Oltre a queste sono state aperte le iscrizioni anche ad alcune categorie, considerate di contorno, ma certamente non meno importanti, che abitualmente gareggiano negli appuntamenti della serie ideata e gestita da Peter Auto. Tra loro le Gruppo C, spesso considerate come quelle della 24 Ore “Grande Epoque” e l'Endurance Racing Legends che presenta auto più recenti, preferite da un pubblico più giovane che le ha viste correre in passato. Il loro nome è così strettamente legato alla 24 Ore che quasi meritano il soprannome di "Le Mans Classic Grids 7 e 8.
Per finire anche la gara riservata alle Bentley che, con i suoi Bentley Boys, ha segnato la storia della gara con tre vittorie consecutive e la competizione riservata alla Porsche, che conta ancora il maggior numero di vittorie con ben 19 nell’albo d’oro. Il grande spettacolo è stato anche fuori dalla pista, con il museo che ha radunato molte macchine che hanno vinto ed alcune di queste hanno poi sfilato in pista.
Sei categorie con vetture tra il 1923 e 1981
Nel 1923 tutto era ancora nuovissimo, l'idea stessa di un circuito, rispetto alle gare fatte di città in città, e soprattutto questa folle ambizione di "migliorare la corsa automobilistica" con un criterium di 24 ore! Il più delle volte, sono i concorrenti privati, piuttosto che i produttori, a osare affrontarlo. Alcuni partecipanti alla griglia 1 hanno 90 anni e più, la maggior parte ha cambi non sincronizzati ed alcuni vetture hanno solo freni sulle ruote posteriori, ma superano i 160 km/h sulle Hunaudières.
Dopo dieci anni di interruzione a causa della Seconda guerra mondiale, alcuni marchi sono scomparsi a favore di nuovi altri come Jaguar e Ferrari, che stanno salendo di cilindrata e affermando il loro dominio. Ed è proprio il marchio italiano a vincere la prima gara del dopoguerra. Tuttavia, gli anni '50 furono innegabilmente gli anni della Jaguar, le Type C e D aprirono la strada con Talbot e Mercedes che conquistano due vittorie. In seguito, arrivano le vetture della sfida Ferrari-Ford, ma visto l’alto valore delle rosse se ne sono viste poche in pista, mentre le GT40 hanno spopolato in questa edizione.
Infine, arriva la Porsche, che domina la scena per tutti gli anni ’70, partendo dalla 917 per finire alle 935.
La Le Mans Classic 2023 è stata una vera festa per tutti gli appassionati di auto d’epoca e delle vetture a ruote coperte che hanno invaso il tracciato della Sarthe con oltre 600 auto in pista ed un numero infinito di raduni, manifestazioni e quant’altro nei vari parcheggi adiacenti.
Immagini © Massimo Campi