Dalle mille luci di Las Vegas la Formula 1 passa in pochi giorni al tramonto di Abu Dhabi, con un trasferimento lungo poco più di 13.000 km, per quello che è ormai diventato un classico di fine stagione. Il tracciato di Yas Marina, infatti, ospiterà questo fine settimana per la quindicesima volta il Gran Premio di Abu Dhabi che, in undici occasioni, è stato l’ultima tappa della stagione. Quindi i fuochi artificiali sono pronti a esplodere al termine dei 58 giri del Gran Premio di Abu Dhabi, domenica prossima, facendo così calare il sipario sulla stagione 2023, che vivrà tuttavia un’appendice martedì 28 novembre con l’ultima sessione di test dell’anno.

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Nel 2021 il tracciato è stato modificato in alcuni punti che lo hanno reso più veloce e filante, creando anche maggiori opportunità per i sorpassi, come si è visto nelle ultime due edizioni. Il tracciato è composto da 16 curve, combinate ad alcuni tratti veloci, tra cui il rettilineo di 1,2 chilometri tra le curve 5 e 6. Le modifiche al circuito del 2021 hanno accorciato la sua lunghezza a 5,28 chilometri. Nel settore 2 si trovano entrambi i punti adatti ai sorpassi. Uno è al termine del lungo dritto da 1,2 km, dopo curva 5, ed è la prima occasione in cui è possibile aprire il DRS. Attenzione, però: non sbagliare la frenata di curva 6 è fondamentale, visto che è seguita dall’altro rettilineo sul quale è possibile sfruttare l’ala mobile per i sorpassi, ma i piloti devono mettersi subito al riparo da un immediato controsorpasso. Il terzo settore è molto tecnico e tortuoso ma è anche quello che può fare la differenza in qualifica perché è importante arrivarci con le gomme ancora in condizione di garantire un buon livello di trazione.

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Yas Marina si colloca nella parte inferiore della scala di severità per quanto riguarda gli pneumatici, nonostante i carichi verticali esercitati in particolare sull’asse anteriore siano rilevanti. Per questo gran premio Pirelli ha confermato il tris di mescole più morbido possibile: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. È la stessa scelta dello scorso anno ma anche della gara di Las Vegas, una conferma della versatilità delle mescole attualmente disponibili.

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Come sempre la gara prenderà il via al tramonto, con la luce del sole radente diretta proprio sui caschi dei piloti, che però nello scegliere la visiera devono anche tenere presente che la maggior parte della corsa si svilupperà con il buio, alla luce dei riflettori. La seconda sessione di prove libere sarà preziosa perché proporrà la pista in condizioni simili a quelle di qualifica e gara e sarà dunque importante per comprendere come gestire al meglio le gomme sia sul giro lanciato sia con il carico di carburante.

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Le caratteristiche del circuito, con diverse curve da alta velocità, fanno sì che gli pneumatici siano spesso messi a dura prova. Per questo lo scorso anno la strategia a due soste risultò la migliore. Come dimostra la storia, Safety Car e bandiere rosse possono spesso cambiare le carte in tavola; quindi, i team devono tenersi aperte più opzioni possibili.

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Come consuetudine, il Gran Premio vivrà un’appendice il martedì successivo con una giornata di test che vedrà in pista tutte le squadre con due vetture, una dedicata ai giovani piloti e una, almeno teoricamente, a prove di gomme. Va detto che in quest’occasione non ci saranno nuove soluzioni da provare in termini di mescole. Infatti, è stato recentemente comunicato alla FIA e alle squadre che nel 2024 le mescole saranno le stesse disponibili quest’anno: l’unica novità sarà la riduzione del loro numero da sei a cinque, con l’eliminazione della C0, peraltro mai usata in un weekend di gara. Il test potrà quindi essere un’opportunità per le squadre per lavorare sull’ottimizzazione della gestione delle gomme raccogliendo dati utili alla preparazione della prossima stagione. Per la giornata, le squadre avranno un’allocazione di pneumatici predefinita. La vettura destinata al lavoro sulle gomme potrà montare dieci set: uno di C1, uno di C2, due di C5, tre di C4 e altrettanti di C3. La monoposto riservata ai giovani potrà essere equipaggiata con due set di C3 e altrettanti di C5, oltre a quattro treni di C4".

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Sotto il profilo sportivo, date le prime due posizioni già matematicamente definite, così come il titolo Costruttori, i riflettori saranno principalmente puntati sulla sfida tra Mercedes e Ferrari per la piazza d’onore tra i Costruttori, con il team della stella che potrà contare sull’esiguo vantaggio di quattro lunghezze.

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