A distanza di pochi giorni, dalle sabbie della Dakar l’attenzione degli appassionati di motorsport si sposta sulle strade innevate, così almeno sperano gli organizzatori, del Rally di Monte-Carlo che, come tradizione, apre la stagione WRC 2024.

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Infatti, dopo lo shakedown di mercoledì pomeriggio e la cerimonia della partenza ufficiale dalla Piazza del Casinò, giovedì, la carovana del rally affronterà un trasferimento di 300 km nell’entroterra verso Gap, dove in serata si svolgeranno le prime due della 17 speciali per un totale di circa 300 km cronometrati. Nelle due giornate successive le speciali si svolgeranno sulle montagne intorno a Gap, dove si spera di trovare la tradizionale atmosfera innevata del rally del Principato, per un totale di circa 200 km. Quindi la domenica si torna verso Monaco per disputare le ultime tre speciali, compreso il mitico Col de Turinì, che sarà la power stage, prima dell’arrivo previsto nel Principato.

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Alle tradizionali incertezze della gara monegasca, dovute alle mutevoli condizioni del fondo stradale che i piloti possono trovare lungo il percorso, il primo rally della stagione quest’anno si presenta con una variabile in più, con la quale tutti si troveranno, letteralmente, a fare i conti. Parliamo del nuovo, algebrico, sistema di punteggio voluto dalla Federazione per aumentare lo spettacolo. I punti verranno ora assegnati in base alle posizioni di arrivo al termine della giornata di sabato a scalare così: 18-15-13-10-8-6-4-3-2-1, tuttavia per ottenerli gli equipaggi dovranno comunque raggiungere l'arrivo finale del rally. Nella giornata di domenica sarà stilata una classifica separata, in base alle speciali disputate, che assegnerà un punteggio con questa scala: 7-6-5-4-3-2-1. La Power Stage di fine rally rimane in vigore come prova a sé, assegnando fino a cinque punti bonus.

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Alchimie di punteggio a parte, oltre che di pneumatici ovviamente, quale sarà il numero vincente che uscirà sulla roulette monegasca? Sarà ancora la Toyota, forte del titolo piloti e Costruttori, a dettare legge? Oppure la Hyundai riuscirà finalmente a ribaltare i pronostici? E ancora, la Ford saprà scrollarsi di dosso il ruolo da eterna Cenerentola?

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La Toyota, con la GR Yaris ulteriormente evoluta con una erogazione migliore della coppia, punta al successo con un attacco a due punte: Elfyn Evans, che data la mancanza di Rovanpera che ha scelto di disputare solo qualche gara a spot è incaricato di puntare alla corona iridata, e Sebastien Ogier, che nella passata edizione ha fatto centro per la nona volta. Nel frattempo, spera che il giapponese Takamoto Katsuta riesca a completare l’ultimo, difficile, clic verso il vertice.

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In casa Hyundai contano di avere risolto i problemi di affidabilità che non consentono alla i20 di garantire la necessaria costanza di prestazioni e affidabilità. A proposito di costanza di risultati, la squadra coreana ha richiamato l’ex campione del mondo Ott Tanak, affiancandolo all’eterna promessa Thierry Neuville che continua a viaggiare a corrente alternata. In chiave Costruttori, Hyundai conta anche sui punti che potrà portare Mikkelsen, oramai ritenuto maturo per la zona podio.

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La Ford, con la Puma ed i propri piloti, Adrien Fourmaux e Grègoire Munster, capaci a volte di clamorosi exploit ma anche altrettante batture a vuoto, non rimane che giocare il ruolo di outsider e puntare ad un risultato a sorpresa.

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Dopo aver ottenuto una doppietta nel WRC2 al Rally di Monte-Carlo 2023, gli equipaggi ufficiali WRC2 di Citroën Racing, Yohan Rossel–Arnaud Dunand e Nikolay Gryazin-Konstantin Aleksandrov, saranno determinati a ripetere l'impresa quest'anno sulla C3 Rally2 ed iniziare la scalata alla corona della categoria cadetta. Tuttavia, se la dovranno vedere con una agguerrita concorrenza: al nugulo di Skoda si aggiungeranno anche ben quattro GR Yaris Rally2, al debutto nella gara monegasca. 

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