La Ferrari chiude la tre giorni di test con due primi posti su tre. Ieri era stato Carlos Sainz il più veloce in pista, oggi è toccato a Charles Leclerc terminare in cima alla classifica dei tempi.
Sedutosi nell’abitacolo della sua monoposto nella seconda parte della giornata, il pilota monegasco ha fermato i cronometri su 1:30.322, tempo ottenuto dopo aver montato un set nuovo di pneumatici C4. Di un ferrarista è anche il giro più veloce in assoluto di questi test: l’1:29.921 ottenuto ieri da Sainz.
Peraltro, il primato odierno di Charles è stato insidiato proprio nelle battute finali da George Russell, che ha piazzato la sua Mercedes in seconda posizione ad appena 46 millesimi di secondo, a parità di mescola, dal ferrarista, sfruttando anche le condizioni della pista, più veloce man mano che la temperatura dell’asfalto è calata.
Sorpresa degli ultimi minuti anche l’1:30.647 (C4) di Zhou Guanyu, che ha portato la Stake F1 in terza posizione.
Il tre volte campione del mondo Max Verstappen, dopo l’acuto del primo giorno è quarto (1:30.755, C3), mentre Yuki Tsunoda (Racing Bulls) ha ottenuto il quinto tempo in 1:30.775 (C4).
Come sempre, la classifica dei tempi dei test va interpretata con grande cautela, perché sono tante le incognite – ad iniziare dal quantitativo di benzina a bordo quando il tempo viene realizzato per finire agli specifici programmi che ciascuna squadra porta avanti – che pesano in maniera determinante.
Sono stati ben 19 i piloti che hanno girato in pista oggi, col solo Sargeant (Williams) rimasto a guardare. La sessione è stata interrotta stamattina per quasi 80 minuti a causa di un tombino che si è sollevato dalla sua sede dopo il passaggio della Red Bull di Sergio Perez. Di conseguenza, è stata cancellata la pausa per il pranzo e non ci sono state interruzioni fino alle 19.
Tanti i long run effettuati che hanno permesso alle squadre di accumulare tantissimi dati da analizzare nei prossimi giorni, sia in preparazione del Gran Premio della settimana prossima sia per indirizzare lo sviluppo delle monoposto durante la stagione. Per quanto riguarda Pirelli, le informazioni raccolte in questo test sono fondamentali soprattutto per confermare che le simulazioni dei carichi aerodinamici fornite dalle squadre durante la pausa invernale trovino riscontro nella realtà della pista.
“Direi che su questo fronte possiamo dire che non abbiamo avuto particolari sorprese – ha sottolineato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport -. Anche oggi abbiamo visto le squadre lavorare intensamente sull’adattamento delle nuove vetture alle gomme, cercando soprattutto di ridurre per quanto possibile il surriscaldamento, un fenomeno che già l’anno scorso si era progressivamente evidenziato e sul quale stiamo focalizzando la nostra attenzione in vista del 2025”.
Anche oggi sono stati tanti i giri percorsi, 1232 in totale, pari a 6.667,584 km, con la C3 sempre in testa come mescola preferita (744 giri), seguita dalla C1 (312) e dalla C2 (115). Raddoppiato rispetto a ieri l’utilizzo della C4 (55 giri), segno di come diversi piloti abbiano cercato di mettere alla prova la prestazione della vettura pur con una mescola che qui non verrà utilizzata nel weekend di gara. Nei tre giorni di test i chilometri percorsi sono stati in totale 19.954,044.
(Foto by Pirelli)