Il Gran Premio di Miami, sesto appuntamento stagionale, è la prima delle tre trasferte negli Stati Uniti d’America della Formula 1 in questo 2024. Quella in programma dal 3 al 5 maggio è la terza edizione di questa gara, inserita nel calendario a partire dal 2022.
Il circuito, non permanente, è allestito attorno all’Hard Rock Stadium, un impianto polivalente che di solito ospita le partite casalinghe della squadra di football americano dei Miami Dolphins e che quest’anno sarà il palcoscenico, fra l’altro, della finale della Coppa America di calcio. All’interno dell’impianto sono state costruite le aree riservate alle squadre, rendendo così l’atmosfera del tutto particolare per un evento di Formula 1.
Lungo 5.412 chilometri, da ripetere 57 volte, il tracciato presenta 19 curve, tre rettilinei, tre zone DRS e velocità massime superiori ai 340 km/h. Ci sono anche dei dislivelli, il principale dei quali si trova tra le curve 13 e 16, con la pista che passa sopra una rampa di uscita e sotto vari cavalcavia su un terreno irregolare. La chicane della curva 14-15, invece, ha un approccio in salita, con una cresta nel mezzo, per poi scendere in uscita. I tre settori sono piuttosto diversi fra loro e rendono il giro molto completo. La prima parte è caratterizzata da otto curve veloci in successione e precede un secondo settore con un lungo rettilineo e alcune curve percorse a bassa velocità. L’ultima parte che conduce al traguardo è formata da un rettilineo e da tre curve filanti. Anche se due sole gare rendono relativamente probante la statistica, il Gran Premio di Miami si pone sopra la media in termini di numero di sorpassi.
Per quanto riguarda le forze esercitate sugli pneumatici, sia laterali che longitudinali, si colloca invece nella parte medio bassa delle gare in calendario. Le tre mescole da asciutto selezionate da Pirelli per questo appuntamento sono quelle mediane: C2 come Hard, C3 come Medium e C4 come Soft. L’asfalto, dopo il rifacimento che aveva preceduto la scorsa edizione, è molto liscio e, naturalmente, offre un livello di aderenza piuttosto basso, anche perché il circuito non viene utilizzato in altri eventi motoristici: l’evoluzione delle condizioni della pista è quindi molto marcata. Il graining potrebbe fare la sua comparsa, soprattutto sulle mescole Medie e Soft.
Miami è caratterizzata da un clima tropicale. La temperatura massima dell'aria è solitamente superiore a 25°C e molto spesso a 30°C, con un record di 33°C. Nella prima decade di maggio, il tempo è generalmente soleggiato, ma l'evoluzione giornaliera con rovesci o temporali si verifica un giorno su due o tre. Il vento soffia come brezza marina con raffiche che raggiungono un massimo di 50 km/h. Il numero medio di giorni con temperature superiori ai 30°C a maggio è passato da 13 giorni negli anni '90 a 23 giorni negli ultimi dieci anni. Lo scorso anno furono raggiunti i 55 °C sul manto stradale, uno dei valori più elevati di tutta la stagione.
Dal punto di vista della strategia, il Gran Premio di Miami è una classica gara ad una sosta, con Hard e Medium a fare da assolute protagoniste. Lo scorso anno Verstappen, che partiva solamente nono, iniziò la gara sulla Hard per poi passare alla Medium mentre gli altri due piloti saliti sul podio, Perez e Alonso, scelsero l’opzione invertita (Medium-Hard).
Peraltro, quest’anno il weekend adotterà il format Sprint, quindi con solamente un’ora di prove libere, il venerdì mattina, per cercare la miglior soluzione in termini di assetto e valutare il comportamento degli pneumatici. Già nel pomeriggio del primo giorno ci sarà la Sprint Qualifying per definire la griglia di partenza della gara Sprint di sabato mattina. Nel pomeriggio, dopo una breve finestra di interruzione della regola del parco chiuso, si tornerà in pista per le qualifiche e poi domenica il classico appuntamento con il Gran Premio.