Nel corso di una bella serata di passiona automobilistica, con la presenza di tanti appassionati che hanno risposto all’invito del C.A.V.E.M. e della Scuderia Giovanni Salvati, Massimo Campi ha presentato il suo nuovo libro, realizzato insieme a Carlo Baffi e Raul Zacchè, dal titolo quanto mai eloquente: Ayrton, “Simply the best!”, come “certificava” la dedica sul palco di una emozionata Tina Turner. Uno dei tanti aneddoti che potrete trovare nel volume insieme a tante spettacolari e intense immagini e, nel frattempo, nella prefazione qui sotto.

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Imola, domenica 1° maggio 1994, ore 14.17, il piantone dello sterzo si rompe, la Williams FW16 schizza come un fulmine verso il muro in cemento del Tamburello.

Attimi… pochi

La monoposto si arresta in una nuvola di polvere.

Tutti si aspettano che il casco giallo si sfili da quel maledetto abitacolo

…. ma non succede.

È il dramma, è la fine. Il cuore di Ayrton resiste ancora per qualche ora, ma non c’è più niente da fare.

Il brasiliano è già oltre. E’ già leggenda, mito.

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Imola 1994, un fine settimana da incubo, che ha cambiato l’automobilismo da corsa.

Non sarà il muro a causare la fine il brasiliano, ma il braccio della sospensione che diventa un’arma dopo l’urto contro le barriere. Se non fosse stato per quel braccetto sarebbe uscito dall’abitacolo con le sue gambe.

Di lui ha scritto nella sua autobiografia Sid Watkins, il medico della FIA che subito accorse sul luogo dell’incidente: «Ayrton fece un profondo sospiro, il suo volto era tranquillo. Sembrava stesse dormendo, ma ebbi la netta sensazione che la sua anima lo stesse già lasciando».

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Ayrton non ha vinto più di tutti, i suoi numeri sono stati presto superati, ma le sue gesta sono state da esempio per tutta una generazione di piloti e per il Brasile, il suo paese, che amava tanto e vedeva in lui il segno di una riscossa.

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Senna, the Magic! Una icona indimenticabile nella storia del motorsport.

Ayrton Senna è stato sicuramente il pilota migliore della sua epoca ed uno dei migliori top driver nella storia del motorsport. Ayrton è stato un uomo complesso, con le sue brillanti luci ma anche le sue ombre, un pilota velocissimo, un grande campione ed un mito nella storia della Formula 1.

Come per tutti gli eroi morti in battaglia, la sua tragedia ha cancellato le ombre, facendone risaltare le luci. La storia ha spesso filtrato in maniera positiva alcuni fatti, dipingendo i suoi avversari come incapaci o semplici piloti che si sono frapposti tra l’eroe e il suo divino compito.

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Senna è stato il protagonista di un’epoca di grandi campioni. La sua drammatica fine ha fermato il tempo, lo ha congelato. La sua morte all’apice della carriera, come un eroe in battaglia contro il mondo, ha contribuito a creare il mito, ma sminuire i suoi avversari non fa altro che sminuire il valore dello stesso Senna.

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Gran Premio di Australia 1993: sarà l’ultima domenica speciale per Ayrton. Tra i festeggiamenti c’è il concerto di Tina Turner che lo chiama sul palco, lo abbraccia con enfasi, urlando nel microfono “Sono una tua fan, sono emozionatissima!”

Quando Senna lascia il palco, Tina Turner dedica al brasiliano la sua canzone: "Simply the best", la perfetta colonna sonora per sancire quel momento di gloria irripetibile: l’ultima volta di Ayrton sul gradino più alto del podio.

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Ayrton“Simply the best!”

 

Di Carlo Baffi - Massimo Campi - Raul Zacchè

Testi Carlo Baffi - Massimo Campi

Immagini©Massimo Campi - Raul Zacchè/Actualfoto

Ideazione - motoremotion.it

Disponibile sulle principali piattaforme on line e nelle librerie specializzate

Euro 22,00

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