Con un guizzo vincente, a 40 minuti dal termine di una 8 Ore del Bahrain rocambolesca condita da numerose neutralizzazioni e cambi di vetture al comando, Sebastien Buemi ha portato la Toyota GR010 Hybrid #8, condivisa con Brandon Hartley e Ryo Hirakawa, per prima sotto la bandiera a scacchi consegnando alla casa giapponese il sesto titolo iridato Costruttori consecutivo nel WEC.

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Il sorpasso del pilota svizzero a Campbell ha fatto svanire le possibilità di doppietta titolata della Porsche, al via della gara con un vantaggio in entrambe le graduatorie, anche se più contenuto nel Costruttori. La casa tedesca e il Team Penske possono tuttavia consolarsi con il titolo Piloti conquistato dalla 963 #6 pilotata Laurens Vanthoor, Kevin Estre e André Lotterer. Ad ulteriore consolazione per la Porsche è arrivato anche il secondo gradino del podio di Sakhir ereditato dopo la penalizzazione della Ferrari #51.

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La 499P di Pier Guidi/Calado/Giovinazzi, seconda sotto la bandiera a scacchi dopo avere anche condotto una bella frazione di gara, è stata penalizzata, e retrocessa al 14.mo posto, per avere utilizzato 28 pneumatici complessivi anziché i 26 previsti per Qualifiche e Gara. A tal proposito la casa di Maranello precisa che in realtà l’equipaggio ha rispettato il limite delle 26 coperture ma, per un errore, nell’arco della gara sono stati impiegati gli pneumatici che erano stati montati sulla vettura per schierarla in griglia anziché quelli rodati durante la qualifica che erano destinati alla corsa. Queste due gomme non sono state considerate come parte del contingente allocato dalla squadra, portando alla decisione degli Steward. In ogni caso la Ferrari conclude l’annata con il terzo posto in classifica iridata Costruttori, mentre nella graduatoria Piloti Fuoco-Molina-Nielsen (vincitori della 24 Ore di Le Mans) e Pier Guidi-Calado-Giovinazzi sono rispettivamente secondi e ottavi.

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Una ulteriore piazza d’onore, nella classifica riservata alle squadre indipendenti vinta dalla Porsche Jota, è stata conquistata dalla 499P #83 iscritta da AF Corse e condivisa da Yifei Ye, Robert Shwartzman e Robert Kubica, ottava in Bahrain.

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La penalizzazione della Ferrari #51 ha “regalato” un inaspettato podio alla Peugeot 9X8 di Jensen-Müller-Vergne, che va a premiare la costanza e l’impegno profuso dai tecnici della Casa del Leone in queste due stagioni particolarmente avare di soddisfazioni.

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Con il quinto posto nella gara di Sakhir, ottenuto dalla A424 di  Chatin-Habsburg-Gounon, Alpine soffia alla BMW, che ha conosciuto una gara davvero tribolata, il quarto posto nella classifica generale Costruttori.

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Mentre non ci sono soddisfazioni per la Lamborghini, con la SC63 #63 di Bortolotti-Kvyat-Mortara costretta anzitempo al ritiro per un problema all’impianto di raffreddamento.

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Il ‘Cavallino’ può consolarsi anche con l’affermazione di Alessio Rovera nella spettacolare gara della categoria LMGT3. Nonostante i titoli iridati Costruttori e Piloti fossero già decisi alla vigilia, la gara ha proposto continui sorpassi e show a non finire. Dopo la partenza delle due McLaren dalla prima fila, nel corso delle 8 Ore si è assistito a numerosi stravolgimenti che alla fine hanno premiato Alessio Rovera, vincitore con la Ferrari Vista AF Corse condivisa con Heriau e Mann davanti alle due Corvette TF Sport di Charlie Eastwood e Dani Juncadella. Solo 14° Valentino Rossi, con la BMW WRT #46.

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Il tavulliano si è tuttavia rifatto alla grande potendo salire, nel corso del Rookie Test effettuato all’indomani della gara, sulla Hypercar BMW M Hybrid V8 #20. Al test ha partecipato anche Arthur Leclerc, fratello di Charles e vincitore del Tricolore GT Endurance, al volante della Ferrari 499P #50.

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