Con la 2 Ore di Magione, andata in scena all’Autodromo dell’Umbria, è calata la bandiera a scacchi sulla stagione 2024 del Campionato Italiano Velocità in Circuito Auto Storiche. L’appuntamento umbro ha raddoppiato tutto, la durata della competizione ma anche, soprattutto, lo spettacolo ed i punti in palio, lasciando aperti fino all’ultimo giro i giochi per i titoli tricolore nei vari raggruppamenti.

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L’unico titolo già assegnato prima della gara è stato quello del 3° Raggruppamento, andato a Massimo Ronconi e Giovanni Gulinelli che hanno iniziato la stagione con la Porsche 930 poi sostituita dalla 935 K3. Alla vigilia del weekend Matteo Panini e Andrea Pergreffi (BMW 2002) avrebbero ancora potuto attaccare la leadership, ma la conferma della rinuncia alla partecipazione di entrambi gli equipaggi ha di fatto congelato la classifica definita con la gara del Mugello. Tuttavia, anche senza il tricolore in palio, non si sono risparmiate le lotte nel 3° Raggruppamento, con uno spettacolo di 2 ore terminato con la vittoria della Porsche 935 Almeras di Mario Pio Marsella, Raffaele Picciurro e Luca Littardi.

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In seconda piazza ancora Porsche, con la 928 di Gianluca Cecchini del team Enro Competition. Cecchini ha così preceduto un compagno di squadra nel team, Mario Montanaro, su BMW 635 CSI. In quarta piazza la Volkswagen Golf GTI di Filippi Seri e Gianluca Riccardi, in rappresentanza della scuderia Valdelsa Classic Motor Club. Quinta piazza per il duo del Team Bassano su Fiat Ritmo, composto da Roberto Piatto e Umberto Cantù. A chiudere lo schieramento del gruppo 3 sono stati Alfredo Pellegrino ed Enrico Francia, su BMW 635 CSI del team Enro Competition. Sfortuna per Andrea Tessaro, su Dallara X1/9, che ha dovuto parcheggiare la sua Dallara X1/9 a bordo pista ponendo fine alla propria 2 Ore nelle prime fasi di gara.

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Totalmente differente, invece, la situazione nel 4° Raggruppamento, con distacchi nella classifica estremamente ridotti prima del via. Davanti a tutti Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti su Ford Sierra Cosworth in vantaggio di appena due punti sulla TVR Tuscan Speed 8 GT di Vito Truglia, Gilles e Thomas Giovannini, che hanno segnato la pole position. La gara sembrava saldamente nelle loro mani ma un colpo di scena nei minuti finali ha ribaltato tutto: Riccardo Messa, su Alpine Renault V6 GTA, ha sfruttato una strategia impeccabile per balzare in testa e vincere, aggiudicandosi il prestigioso Trofeo Bartoli.

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Nonostante il secondo posto sotto la bandiera a scacchi, Truglia e Giovannini si sono aggiudicati il primato di Raggruppamento. Sul terzo gradino del podio è salita un’altra TVR, quella di Edo Varini, Fabio Olmi e Massimiliano Monti.

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Quarta piazza per la Sierra Cosworth di Enrico Gerardi e Maurizio Sardellitti, che ha preceduto l’Alfa Romeo 33 QV di Gabriele Crocchini, di Autotecnica Motorsport. Sesta posizione per Marco Maranelli e Domenico Terron, su Ford Sierra Cosworth, davanti ad Antonio Lavieri e Si Mon, su Peugeot 205 GTI di Policoro Corse, davanti alle altre “leoncine” di Renato Gaiofatto e Silvio Gentilini, che hanno conquistato il primato di classe, e Alessio Manente e Roberto Gadaleta. A chiudere la classifica del 4° Raggruppamento Marcello Basagni, Claudio Regazzoni e Luigi Coppini su Peugeot 205 R di Chimera Classic Motor; quindi, il compagno di squadra Ruggero Riva su Fiat Uno Turbo IE, penalizzato con 11 secondi per non aver rispettato i tempi dello stop ai box. Stefano Materassi, Andrea Ballerini e Andrea Quercioli su Fiat Ritmo del club Valdelsa Classic hanno terminato dodicesimi. E’ terminata anzitempo, con il ritiro, la gara della Porsche 944 T di Nicola Bravetti e Daniele Tinbal.

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Nel 2° Raggruppamento, Massimiliano Lodi, affiancato per l’occasione da Giacomo Trebbi, ha portato al successo la sua Porsche 911 3.0, conquistando il titolo tricolore, nonostante importanti problemi al cambio patiti nella seconda metà di gara. Il podio è stato completato dalla Porsche 911 SC di Vittorio Mandelli e Pier Francesco Carosella, e dall’Alfa Romeo GTV 2.0 di Domiziano Giacon e Luca Rangoni. Su identica vettura, Alberto Bergamaschi e Stefano Caprotti hanno concluso l’ultima gara di stagione in quarta piazza, precedendo Francesco Tessaro su Fiat Abarth 1000 Berlina e Loris Papa su Fiat 128. Problemi tecnici hanno interrotto anzitempo la gara di Michele Merendino e Roberto Chiaramonte Bordonaro, su Renault Alpine A110 di Island Motorsport, e quella di Massimiliano Luciani, su BMW 2002 TI del team Enro Competition.

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Grande soddisfazione anche per Fulvio Luca Bressan, che ha chiuso la stagione laureandosi Campione con una vittoria nel 1° Raggruppamento al volante della BMW 1600 TI. Dopo una stagione corsa in solitaria, per quest’ultimo appuntamento Bressan è stato ottimamente affiancato da Andrea Pergreffi. Alle loro spalle l’Alfa Romeo GT 1.3 J dei fratelli Tommaso e Riccardo Lodi e la Mini Marcos 1300 GT del duo Valdelsa Classic composto da Massimo Pucci e Giuseppe Di Fazio. Ritiro, invece, per l’Abarth 1000 TC di Graziano Tessaro e Daniele Ortolan, così come per i due piloti britannici Roger Barton e Richard Bateman su Lotus Elan.

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