Si è ufficialmente conclusa ieri ad Abu Dhabi la stagione 2024 della Formula 1, che al tempo stesso ha praticamente passato il testimone alla prossima stagione con una sorta di prologo che, tra le altre cose, ha segnato il debutto di diversi piloti sulle nuove monoposto che utilizzeranno nel 2025. Sul circuito di Yas Marina era infatti in programma il tradizionale appuntamento di test che segue ormai da diversi anni lo svolgimento dell’ultimo Gran Premio, con la partecipazione di tutte e dieci le squadre, ciascuna con due vetture a disposizione.
Duplice, infatti, il lavoro previsto: su una monoposto hanno girato i cosiddetti rookie – definiti dal regolamento sportivo della FIA come piloti che non hanno disputato più di due Gran Premi – mentre sull’altra hanno girato i piloti titolari, anche in funzione dei cambi di casacca rispetto a quanto visto due giorni fa in gara.
Diverse le gomme: se i rookie hanno usato le mescole 2024 selezionate per lo scorso Gran Premio, i piloti titolari hanno il compito di saggiare la versione omologata di tutti gli pneumatici - ad eccezione della C1, non adatta alle caratteristiche del tracciato - che Pirelli metterà a disposizione nel 2025, sviluppata insieme alle squadre durante l’anno.
I giovani piloti hanno avuto a disposizione in totale otto treni di gomme: due di C3, quattro di C4 e due di C5. Per gli altri piloti i set disponibili sono stati dieci: uno di C2, tre ciascuno di C3 e di C4, due di C5 e uno di C6, la nuova mescola ultra-morbida che amplierà la gamma 2025 e destinata, presumibilmente, all’utilizzo su alcuni tracciati cittadini l’anno prossimo. A differenza di quanto avvenuto ad esempio a Città del Messico in occasione del cosiddetto “in-competition test”, la Pirelli non ha definito un programma standardizzato relativamente all’utilizzo delle gomme 2025: ogni squadra ha potuto quindi lavorare secondo le modalità che preferisce per raccogliere dati fondamentali per lo sviluppo delle monoposto che competeranno l’anno prossimo. Va infine segnalato che, secondo quanto stabilito dalla FIA, su nessuna vettura hanno potuto essere montate componenti che non sono state utilizzate in un weekend di gara.
Sono state nove ore di test molto intense, con soltanto una breve interruzione nel finale. In totale i giri percorsi sono stati 2.578, pari a 13.614,418 km. Tutte le mescole e le tipologie di gomme sono state utilizzate: alcune squadre hanno infatti usato gomme da bagnato o intermedie per quei giri di installazione e di misurazioni aerodinamiche che, solitamente, vengono effettuati all’inizio della giornata.
Il miglior crono in assoluto l’ha ottenuto Charles Leclerc, che ha portato la sua Ferrari in cima alla classifica con un tempo di 1’23”510. Al secondo posto si è piazzata la Williams col suo nuovo portacolori Carlos Sainz (1’23”635), mentre al terzo c’è la Mercedes di George Russell (1’23”789). Se i due ex-compagni di squadra alla Ferrari hanno ottenuto il loro miglior tempo con una C5, la prestazione di Russell è stata stabilita con un set di C6.
Tra i rookie il più veloce è stato l’italiano Kimi Antonelli (Mercedes), col tempo di 1’23”873. I tre piloti che hanno percorso più giri sono stati, nell’ordine, Liam Lawson (Racing Bulls, 159), Carlos Sainz (Williams, 146) e Felipe Drugovich (Aston Martin, 146).
“Un tema importante era la verifica del posizionamento delle mescole 2025 – ha commentato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli –. Per quanto visto oggi, possiamo dire che la differenza di prestazioni fra C2, C3, C4 e C5 è più coerente con quelli che sono gli obiettivi che abbiamo, vale a dire di avere circa mezzo secondo di intervallo. Per quanto riguarda la debuttante C6, abbiamo visto che su una pista come questa, dove la parte finale del tracciato è molto impegnativa soprattutto sotto il profilo della trazione, il degrado anche nel primo giro cronometrato è piuttosto accentuato: faremo un’accurata analisi dei dati per individuare quali potranno essere i circuiti che più si adatteranno ad un suo eventuale utilizzo in un fine settimana di gara”.
Conclusa così definitivamente la stagione 2024, la Formula 1 tornerà in pista alla fine di gennaio, a Magny-Cours, per la prima sessione di test dell’anno, dedicata allo sviluppo degli pneumatici 2026.
Foto by Pirelli