La 47.ma edizione della Dakar, che si disputa per la sesta volta in Arabia Saudita con partenza a Bisha e arrivo a Shubaytah, è pronta ad accendere i motori e si preannuncia particolarmente interessante per una serie di novità che riguardano sia i protagonisti sia il format di gara.

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Innanzitutto, alla ricerca di maggiore sicurezza, il 45% del percorso non sarà condiviso da auto e moto. Inoltre, tra il prologo e le dodici tappe in programma dal 3 al 17 gennaio con la sola giornata di riposo, per un totale di 7.700 km di cui 5.100 cronometrati, un ruolo importante potrebbero giocarlo la crono stage di 48 ore e la “Marathon”, ovvero due giornate di gara senza alcuna assistenza tecnica, che chiuderà la prima settimana.

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Tra le auto c’è molta curiosità per vedere all’opera la debuttante Dacia, che si presenta al via puntando subito decisamente al bersaglio grosso. La casa romena schiera infatti due vetture con al volante autentici pezzi da novanta: il cinque volte vincitore della Dakar, Nasser Al-Attiyah, e il pluriiridato rally Sebastien Loeb alla caccia del suo primo successo nel raid dei raid.

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Grande attesa anche per i Ford Raptor preparati da M-Sport e pilotati dal plurivincitore Carlos Sainz, che ha portato al successo diversi marchi, e dal suo compagno di squadra in Audi, Mattias Ekstrom, oltre che da Nani Roma che conosce il mezzo già dalla scorsa edizione.

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Tutti dovranno tuttavia fare i conti con lo schieramento Toyota Hilux, pilotati dall'idolo di casa Yazeed Al Rajhi, Lucas Moraes, Seth Quintero, l'esperto Giniel De Villiers e gli ex motociclisti Toby Price e Sam Sunderland, che formeranno un equipaggio sul Toyota Hilux di Overdrive.

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