Finale dolce amaro alla 24 Ore di Daytona per il team Penske Porsche. Innanzitutto, grande felicità per il bis di Felipe Nasr con la 963 #7, che oltre a replicare la vittoria dell’anno scorso regala il 20.mo successo per la casa di Stoccarda nella classica della Florida. Ma anche un pizzico di amaro per la doppietta sfumata a cinque minuti dal termine con il sorpasso della Acura di Blonqvist ai danni di Campbell che ha relegato la 963 #7 al terzo posto.

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La degna conclusione per una gara che ha riservato colpi di scena a ripetizione, causa incidenti e varie neutralizzazioni. Il più serio durante la nottata, con Deletraz che va a muro con la sua Cadillac rimbalzando in pista e scatenando una autentica carambola che danneggia anche alcuni dei protagonisti. Nelle sei ore successive, pur con varie interruzioni tra Full Course Yellow e Safety Car, le Porsche #7 e #6 hanno mantenuto a lungo la leadership della gara, seguite costantemente dalla BMW #24 autrice della pole in vantaggio sull’Acura #60 Meyer Shank Racing.

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Ma è lo scoccare dell’ultima ora che accende le polveri per le sfide finali. Alla ripartenza dopo una FCY, Vanthoor (BMW) va all’attacco della Porsche #6 di Campbell per la leadership della gara, ma una toccata lo costringe ai box salutando i sogni di gloria, dovendosi accontentare del quarto posto finale, e regalando il podio all’Acura #60 di Blomqvist, che con l’attacco finale sale un altro gradino facendo scivolare al terzo posto la Porsche #6.

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Non meno spettacolare la lotta nelle altre due classi, terminata con il successo della Oreca #8 di Van Uitert-Bourdais-Alvarez-Farano il LMP2 e della Ford Mustang #65 di Olsen-Vervisch-Nies in GTD Pro e della Chevrolet #13 di Bell-Fidani-Kern-Kirchofer nella classe GTD, dove spicca il bel terzo posto di mattia Drudi con la Aston Martin.

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CLASSIFICA FINALE