Una ulteriore dimostrazione di quanto le Case automobilistiche ci tengano sempre di più a creare un filo diretto tra passato, presente e futuro della propria storia, la dà Mercedes-Benz che in occasione di Auto e Moto d’Epoca,  tradizionale appuntamento dedicato al mondo dell’heritage che ogni anno apre le porte a visitatori provenienti da tutta Europa, in programma a Padova dal 22 al 25 ottobre, torna a parlare al cuore degli appassionati. 

Un nuovo viaggio tra tradizione e innovazione che quest’anno vede protagonista la Classe S, da sempre punto di riferimento delle ammiraglie premium, che dopo la  show première al Salone di Pechino dedica al Salone di Padova la sua anteprima assoluta per il pubblico europeo. Un’anteprima che offre l’opportunità di ripercorrere la storia del modello più rappresentativo della Casa di Stoccarda, le cui origini risalgono al 1951 con il debutto della 220 (W 187), anche attraverso un’esclusiva esposizione di ‘oldtimer’, selezionate insieme al Mercedes-Benz Registro Italia, il punto di riferimento per gli appassionati del Classic nel nostro Paese.

La tradizione delle grandi berline della Stella risale ai primi anni del secolo scorso e continua in epoca moderna con la W186 ‘Adenauer’, che in qualche modo rappresenta le origini di Classe S nel dopoguerra. La storia inizia, infatti, nell’aprile del 1951 quando, al primo Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte, tra le molte novità presentate spiccano alcuni modelli di classe superiore. Una tra tutte, il modello 300, la vettura di serie più grande, esclusiva e veloce della produzione tedesca del suo tempo, che fin dal debutto fissa nuovi standard nel segmento premium. La W 186 e la successiva W 189 divengono ben presto l'auto di rappresentanza per eccellenza, sia in ambiente politico che industriale, il picco più alto dell’ingegneria automobilistica dell’epoca. Per questo motivo, il modello entra nella storia come la ‘Mercedes Adenauer’: fu infatti l'auto di servizio preferita dall'allora cancelliere tedesco Konrad Adenauer, che per tutto il tempo del suo mandato utilizzò esclusivamente questa vettura, anche nei viaggi all’estero. A Padova sarà esposta una Mercedes 300 W 189 del 1960.

A rappresentare i modelli “Codine’ o ‘Heckflosse”, meno impegnativi come motorizzazioni e dimensioni, ma altrettanto esclusivi perché oltre al design unico e distintivo, rappresentano vere e proprie pietre miliari di innovazione, legata soprattutto alla sicurezza passiva, sarà esposta una W 111 220 SE ‘Codine’ del 1963. Introdotta nel 1959, la serie W 111/W 112, porta a bordo per la prima volta il nuovo brevetto di Béla Barényi: una robusta cella di protezione per i passeggeri con zone di deformazione nella parte anteriore e posteriore.

Nell'agosto 1965, debuttano i modelli 250 S, 250 SE e 300 SE, accomunate dallo stile di Paul Bracq, il cui elemento distintivo era la semplicità delle forme. Le codine si riducono fino a diventare quasi impercettibili, il design  caratterizzato da un’eleganza sobria. Tre anni più tardi, nel 1968, fa il suo esordio la sua espressione più sportiva: la 300 SEL 6.3, con un motore V8 da 250 CV, presentata al Salone di Ginevra dove stupisce stampa e addetti ai lavori perché nessuno si aspettava che l’ammiraglia per eccellenza della Stella potesse sconfinare in una sportività così decisa e marcata. Evidentemente non la pensavano così Aufrecht e Melker, i fondatori di AMG, che la iscrivono alla 24 Ore di Spa del 1971, potenziandone il motore. La 300 SEL 6.8 tagliò il traguardo al secondo posto, sfilando sotto le tribune in un’inedita livrea rossa, che le regalò il soprannome di “Rote Sau”, la scrofa rossa. A rappresentare quel sorprendente modello vi sarà una  300 SEL 6.3 (W 109) del 1968.

A cavallo tra gli anni ’70 e ’80, la serie W 126 si afferma come trend setter per quanto riguarda stile e bellezza. Nata dalla matita di Bruno Sacco, è la prima Mercedes a rinunciare ai tradizionali paraurti cromati, sostituiti da paraurti deformabili in materiale sintetico, in grado di resistere ai piccoli urti in fase di manovra, senza riportare alcun danno. Il design della serie W 126, inizialmente considerato eccessivamente sobrio e anonimo da qualche osservatore, viene ben presto apprezzato per la sua eleganza senza tempo e ancora oggi rappresenta un importante modello di innovazione nel campo del design. Ma non solo: proprio sulla serie W 126, nel 1981 ha fatto il suo debutto nell’industria automobilistica l’airbag, che oggi rappresenta un elemento fondamentale per quanto riguarda la sicurezza dei veicoli. In rappresentanza di questa icona della Stella, a Padova sarà esposta una 500 SEL (W 126) del 1983.