A seguito della cancellazione del Rally di Svezia, l’Artic Rally viene promosso al rango di tappa ufficiale WRC e prova in puro stile invernale. Questa infatti sarà la prima volta che il WRC si avventura all’interno del Circolo Polare Artico, che offre un paesaggio incantato dove in questo periodo dell’anno le temperature possono scendere anche sotto i – 30°, quindi la buona copertura del fondo di neve e ghiaccio è certamente garantita scongiurando problemi vissuti negli ultimi anni in Svezia per il clima mite ce rendeva particolarmente scivoloso il fondo delle prove speciali.
Nonostante sia al debutto nel WRC l’Artic Rally vanta una grande tradizione, perché si svolge da più di 50 anni e nel suo albo d’oro annovera molti dei migliori piloti della storia dei rally: Hannu Mikkola, Ari Vatanen, Henri Toivonen, Timo Salonen, Tommi Mäkinen e Marcus Grönholm. Non solo, perché per la speciale gara di casa tutti i piloti finlandesi approdati in F. 1 hanno lasciato l’asfalto per divertirsi sulle speciali ghiacciate. Tra questi: Keke Rosberg, Mika Häkkinen, Kimi Räikkönen e, più recentemente, Valtteri Bottas.
Inoltre, il fatto che il rally ha sede a Rovaniemi, capitale della Lapponia e famosa per essere la casa di Babbo Natale (o Joulupukki come lo chiamano i finlandesi), contribuisce ad accrescere ancora di più l’atmosfera magica di questa gara.
Venendo al lato squisitamente sportivo, il rally finlandese richiederà un impegno particolare a piloti e addetti ai lavori, per diversi motivi. Per le temperature estreme in cui si dovrà operare, tanto che gli equipaggi avranno a bordo addirittura un “kit di sopravvivenza” nel caso dovrebbero restare fermi lungo i tracciato. Il fondo ghiacciato con cumuli di neve ai bordi, i famigerati snowbanks, che in alcuni casi possono aiutare i piloti facendo da “appoggio” per effettuare le curve mentre in altri casi si può rischiare di restarvi bloccati o di rovinare le appendici aerodinamiche delle vetture. Inoltre, date le latitudini, nel pomeriggio il sole basso potrebbe infastidire la visibilità ai piloti, che in altri casi sarà messa alla prova dalle prove in notturna.
Il percorso prevede un totale di 251 km totali cronometrati, suddivisi su 10 prove speciali in programma nel fine settimana, con partenza venerdì pomeriggio, sabato la giornata clou con sette PS e finale la domenica. Un chilometraggio non particolarmente corposo, quasi da rally nazionale, ma che non deve trarre in inganno perché oltre alle difficoltà citate in precedenza va aggiunto la difficoltà dell’alternanza di stradine tortuose che si addentrano nella foresta a tratti molto veloci, dove si possono toccare i 200 km/h.
Se poi ci mettiamo anche il parterre di concorrenti quanto mai completo, con 13 WRC tra le 56 vetture in gara, ecco che ci sono tutti presupposti affinché l’Artic Rally possa trasformarsi in una gara davvero bollente. Infatti tutti i team si presentano con le loro punte di diamante. Caricato a dovere dall’ottava vittoria al “Monte” e dalla corona iridata, Sebastien Ogier guiderà l’armata Toyota, ma dovrà guardarsi bene dai compagni di squadra Elfyn Evans e dall’idolo di casa Kalle Rovanpera, che ha già vinto questa gara l’anno scorso. Ad affiancare Neuville e Tanak, lo squadrone Hyundai farà debuttare Craig Breen e il giovane 19.enne Oliver Solberg, figlio del Campione del Mondo 2003 Petter, mentre sulle Fiesta di M-Sport oltre a Greensmith e Suninen tornerà, dopo oltre un anno, il nostro Lorenzo Bertelli.
Sfide tirate anche nel WRC2, tra Mikkelsen, Bulacia, Formaux, Prokop e Lappi, e nel WRC3, tra i piloti di casa Asunmaa, Lindholm e Pietarinen, che cercheranno di avere la meglio su Kristofferson e Ekstrom.