L’Autodromo Nazionale Monza è il secondo autodromo più antico al mondo ancora in funzione dopo Indianapolis. Costruito nel 1922 in soli 110 giorni, il circuito è uno dei più longevi nel calendario di F1 nonché il più veloce del campionato. Per questo, è anche conosciuto con l’appellativo “Il Tempio della Velocità”. Oltre alla pista stradale, sulla quale vengono disputate quasi tutte le gare dell’anno, comprende la pista Junior e l’Anello Alta Velocità, attualmente non utilizzate per le competizioni. Quest’anno l’Autodromo festeggia i suoi primi 100 anni di storia. Attualmente, gli azionisti sono l’Automobile Club d’Italia (90%) e l’Automobile Club Milano (10%).
L'Autodromo Nazionale Monza è il terzo impianto permanente più antico del mondo dopo quelli di Brooklands e Indianapolis. La sua costruzione fu decisa nel 1922 dall'Automobile Club di Milano in occasione del 25° anniversario della sua fondazione. Nella fase di reperimento dell’area sulla quale costruire l’impianto furono valutate varie ipotesi, tra cui la brughiera di Gallarate, dove oggi sorge l’aeroporto della Malpensa, e l’area periferica di Milano della Cagnola, ma poi si decise per il Parco della Villa Reale. Il primo progetto prevedeva una pista di velocità ed un anello stradale affiancati, per uno sviluppo complessivo di 14 km.
Il primo simbolico colpo di piccone venne dato il 26 febbraio 1922, alla presenza del pilota Felice Nazzaro e del Costruttore Vincenzo Lancia, ma dopo pochi giorni i lavori vennero bloccati per motivi politico-burocratici. Problemi che poi si ripeteranno ciclicamente nella storia dell’impianto monzese.
A fine aprile arrivò il benestare per la ripresa dei lavori. Il cantiere fu riaperto il 2 maggio 1922, con l’impegno di “terminare i lavori in tre mesi”.
Alla fine, ci vollero 110 giorni, circa tre settimane in più, ma fu comunque un’impresa portata a termine a tempo record. Per questo difficile compito furono impiegati 2.000 operai e altro personale, 200 carri, 30 autocarri e fu costruita una piccola ferrovia Decauville lunga 5 km, con due locomotive e 80 vagoni.
Vennero smossi 150.000 metri cubi di terra, pavimentati 100.000 mq di nuove strade, erette sei tribune in legno e muratura sul rettilineo d’arrivo con una capienza di 1.000 posti ciascuna, più la tribuna d’onore da 3.000 posti e varie gradinate lungo l percorso per un totale di 10.000 posti. A lavori non ancora ultimati la pista venne testata il 28 luglio dai piloti Pietro Bordino e Felice Nazzaro a bordo di una Fiat 570.
Il tracciato, disegnato dall’architetto Rosselli, comprendeva una pista stradale di 5,5 chilometri e un Anello Alta Velocità della lunghezza totale di 4,5 chilometri con due curve sopraelevate che rendevano possibile una velocità massima teorica di 180-190 km/h. Erano collegati da due rettilinei di 1.070 metri ciascuno.
L’ovale venne poi sostituito nel 1955 dall’Anello di Alta Velocità in cemento armato e curve sopraelevate, che venne realizzato anche per creare condizioni di corsa simili a quelle di Indianapolis e rilanciare la sfida tra americani ed europei.
Cosa che però non prese mai piede, nonostante le due “500 Miglia di Monza“ disputate nel 1957 e 1958.
La pista fu inaugurata ufficialmente il 3 settembre 1922, con una gara vinta da Pietro Bordino, a sinistra nella foto sotto, che trionfò anche nella 2ª edizione del Gran Premio d'Italia. Il 1° si era svolto l'anno precedente sul circuito di Montichiari, vicino a Brescia, sempre sotto l'attenta organizzazione dell'Automobile Club di Milano.
Nella sua storia centenaria, la pista di Monza ha subìto diverse modifiche causate da alcuni incidenti automobilistici che hanno portato i progettisti a renderla sempre più sicura. Il primo vasto programma di modifiche fu messo in atto tra il 1934 e il 1938: furono abbattute due curve sopraelevate di "alta velocità", il rettilineo centrale fu spostato verso ovest e collegato al rettilineo della tribuna da due curve, chiamate "curve del porfido". La nuova pista misurava 6,3 chilometri e poté essere utilizzata solo dal 1948, quando l'Autodromo riprese le sue attività dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1955, il circuito ad alta velocità fu rimesso in uso, in modo da creare una nuova pista di 4.250 metri con curve costruite su strutture in cemento armato. Allo stesso tempo, la lunghezza della pista stradale fu ridotta a 5.750 metri e le due "curve del porfido" furono sostituite da una curva a passo unico chiamata "Parabolica" (oggi Curva Alboreto) per il suo raggio crescente verso l'uscita.
Nel 1959, fu creato un collegamento tra il rettilineo della tribuna e il rettilineo centrale. Questo collegamento, insieme alla curva "Parabolica", ha dato origine alla pista Junior (2.405 m). Per ridurre le alte velocità delle vetture di Formula 1, furono costruite due chicane nel 1972; la prima situata sul rettilineo della tribuna, mentre la seconda ubicata all'ingresso della curva "Ascari".
Le chicane divennero delle vere e proprie varianti tra il 1974 e il 1976. Nel frattempo, fu costruita un'altra variante all'entrata della prima curva di "Lesmo". Queste modifiche portarono la lunghezza del circuito a 5,8 chilometri. Nel 1995, per conformarsi alle norme di sicurezza stabilite dalla FIA, varie parti della pista furono modificate (curva "Grande", variante della "Roggia", curva di "Lesmo"), senza cambiare drasticamente la struttura del tracciato. La lunghezza totale della pista fu così ridotta a 5.770 metri.
Nel 1998, il traguardo è stato spostato indietro di circa 250 metri. Ora è situato vicino all'entrata della pitlane. L'ultima modifica del tracciato in ordine di tempo risale all'estate 2000 quando le sessioni di pista della Prima Variante e della Variante della Roggia sono state ridisegnate per aumentare la sicurezza secondo le esigenze dei piloti e della F.I.A. La Prima Variante, soprattutto, che era costituita da una doppia S con curve sinistra-destra-sinistra, fu trasformata in una doppia curva destra-sinistra più stretta e lenta che costringeva i piloti a tenere una velocità di circa 70-80 km/h invece dei circa 110 tenuti in precedenza. La Variante della Roggia, invece, è stata resa più larga di 10 metri. Queste due operazioni hanno portato la lunghezza della Pista Stradale da 5.770 agli attuali 5.793 metri.
Foto: Archivio AC Milano e AC Varese, Monzanet.it