Oltre 9.000 giorni di Smart che, in occasione del suo 25° anniversario, ripercorre le numerose pietre miliari di una colorata carriera nell'industria automobilistica, che ha ripensato le soluzioni di mobilità urbana con le sue intelligenti city car. Una storia che sta per scrivere un nuovo capitolo con la nuova Smart #1.
In anticipo sui tempi, il primo concept di auto estremamente compatta è stato sviluppato da Mercedes-Benz nel 1972, in risposta alla crescente congestione delle città e all'aumento dell'inquinamento atmosferico. Dopo un periodo di ulteriori concept di auto di piccole dimensioni, come il "Nahverkehrsfahrzeug" (NAFA) nel 1981, e una partnership rivoluzionaria tra Daimler e il fondatore del gruppo Swatch Nicolas Hayek, l'idea divenne realtà e cambiò per sempre il volto della mobilità urbana. Nel 1998 esce dalla linea di produzione il primo modello del nuovo marchio: la Smart fortwo city coupé. Partendo da questa idea rivoluzionaria, Smart ha offerto negli ultimi 25 anni una gamma diversificata di veicoli straordinari, tra cui i modelli Forfour, Crossblade e Roadster, ma non mancano altre versioni più ardite o stravaganti, o ancora presentate ma mai messe in commercio, come la Formore.
Il progetto per una macchina da città di soli due posti risale al 1972 dall'idea di Johann Tomforde, dipendente della Mercedes-Benz. Il suo progetto venne abbandonato, anche a causa del problema della sicurezza su un'automobile che non possiede alcuna zona di deformazione. Nel 1989 il progetto viene ripreso, iniziando lo studio di quella che diverrà poi la cellula Tridion (all'inizio chiamata Crash Box) in acciaio ad altissima resistenza. Il progetto verrà confermato e, tre anni dopo, Johann Tomforde mostrerà il primo prototipo. Nel 1996, nascono i prototipi ufficiali e ad agosto il marchio SMART (acronimo di Swatch-Mercedes ART, ma anche parola inglese che significa "furbo","intelligente") viene registrato. A causa del mancato superamento del “test dell'alce" da parte della Mercedes-Benz Classe A, la Smart, che condivide con questa un baricentro alto, è soggetta a una modifica della sua struttura per aumentarne la stabilità in curva e nelle manovre brusche. La produzione viene quindi interrotta e il lancio, previsto per il marzo 1998, viene posticipato ad ottobre dello stesso anno.
La Smart, che dal 2004 prende la denominazione ufficiale Fortwo, viene inizialmente dotata di un controllo della stabilità simile all'ESP ma meno sofisticato, che dal 2003 diventerà ESP a tutti gli effetti. La Fortwo, spinta da un tre cilindri turbo di 599 cc con due livelli di potenza di 45 e 55 CV e trazione posteriore, è una macchina di appena due metri e mezzo, senza cofano anteriore, con pannelli di policarbonato facilmente removibili e sostituibili, così da poterla personalizzare facilmente, e la cellula Tridion a vista. La dotazione di base è molto completa: ABS, climatizzatore, cambio automatico e alzacristalli elettrico sono di serie, mentre il servosterzo elettrico e la vernice metallizzata sono disponibili come optional. Il prezzo di lancio, in Italia, è superiore ai 18. milioni di lire.
A partire dal 2002 la famiglia MCC s’ingrandisce inserendo diverse novità: nella piccola a due posti viene inserito il motore a benzina 698 cm³ con turbocompressore, e viene prodotta, in sole 2000 unità, Smart Crossblade: l’ardita versione a cui è stato tolto il tetto, le portiere e il parabrezza ma su cui è stato montato il motore Brabus, già allora si preannunciava una grande collaborazione futura con questa griffe.
Nel 2003 viene presentato il nuovo modello Smart Roadster, sportivo di natura, mentre la classica smart subisce un potente facelift e viene sostituita dalla Smart 2nd Generation dove i motori diventano più potenti, cambiano le sospensioni e viene introdotto l’ESP, ossia il sistema elettronico di stabilità.
Nel 2004 viene immessa nel mercato la nuova smart “per quattro”, conosciuta dal grande pubblico come Smart Forfour, lunga 3,75 metri con la possibilità di scelta tra diverse motorizzazioni: benzina da 1,1 (tre cilindri), 1,3 e 1,5 l (quattro cilindri), turbodiesel da 1,5 litri a tre cilindri. L’auto a due posti viene ribattezzata Smart Fortwo, ossia per due persone, e MCC lascia spazio al brand omonimo “smart”.
Il 2004 è anche l'anno di Brabus, infatti la stella tedesca inserisce nella gamma una versione sportiva e particolarmente accattivante: grazie all’accordo con il preparatore tedesco Brabus, griffe che identifica tutt’oggi i modelli di lusso e dalle prestazioni elevate, nascono le versioni smart BRABUS, sia Fortwo che Forfour.
Nel 2005, durante il Salone dell’Auto di Ginevra, Smart presenta due nuove motorizzazioni per la versione ForFour ed emerge ancor di più per la sua esclusività la versione Smart BRABUS Forfour, dalle eccellenti prestazioni grazie al motore 1.500 CC con potenza di 177 CV che permette una velocità massima di 220 Km/h ed il passaggio da 0-100 Km/h in meno di 7 secondi.
Annunciata e poi cancellata, la Smart Formore doveva essere la versione crossover da fuoristrada leggero della ForFour. L’insuccesso dell’hatchback a 4 porte, tolta dalla produzione insieme alla roadster per dedicarsi solo alla fortwo, ha bloccato il progetto ormai ultimato di questa versione.
Nel 2019, con la Fortwo electric drive, Smart ha posto un'importante pietra miliare nella storia del marchio. Già nel 2007, 100 prototipi elettrici della fortwo completamente elettrica venivano stati testati sulle strade di Londra. Un anno dopo, le Smart ED venivano consegnate ai primi clienti, aprendo la strada ad un futuro elettrico su scala internazionale.
Una storia di mobilità sostenibile lungimirante, di cui si è aperto un nuovo capitolo con la presentazione della Smart #1.