Di Eugenio Mosca – Foto by Pirelli
Lewis Hamilton vince alla grande il Gran Premio del Portogallo e allunga in vetta alla classifica iridata Piloti. Il terzo gran premio della stagione, sulla spettacolare pista di Portimao, può essere paragonato ad una sorta di spareggio tra i “due litiganti”, come avevamo definito alla vigilia il pilota inglese della Mercedes e l’olandesino della Red Bull Max Verstappen, che si erano equamente divisi le vittorie nelle due gare precedenti trovandosi pressoché appaiati nella classifica generale, divisi da un solo punticino messo a segno da Hamilton con il giro veloce a Imola.
La perentoria vittoria del “pacchetto” Hamilton-Mercedes in terra portoghese, oltre a ristabilire le distanze in entrambe le classifiche, ci impone di rivedere alcune considerazioni della vigilia. Innanzitutto, se un po’ di crisi c’era stata in casa Mercedes a inizio stagione, questa è stata ampiamente superata. Come avevano già dimostrato le Stelle al termine delle qualifiche monopolizzando la prima fila. In gara, poi, il campione mondiale in carica ha mostrato un passo inavvicinabile per tutti e il superamento del limite della pista, che ha comportato la cancellazione del tempo, ha reso vano anche il tentativo di Verstappen di recuperare almeno il punto per il giro più veloce in gara, per il quale si era fermato a montare le gomme rosse soft.
In definitiva, possiamo ancora attenderci da qui in avanti una bella sfida tra i due binomi Hamilton-Mercedes e Verstappen-Red Bull, ma quando gira tutto bene per il binomio anglo-tedesco non ce n’è per nessuno. Con le rispettive seconde guide chiamate a giocare un ruolo importante nella rincorsa al titolo Costruttori. Perché basta guardare la classifica finale della gara portoghese per vedere che le monoposto Mercedes e Red Bull sono un gradino avanti a tutti, con McLaren, Ferrari e Alpine, racchiuse in una decina di secondi ma staccate di quasi un minuto dalle Stelle d’Argento.
Come detto, con la vittoria portoghese Hamilton allunga nella classifica Piloti portandosi a quota 69 punti, lasciando Verstappen a 61 seguito dal sempre bravo Norris a 37, quindi Bottas (32), Leclerc (28), Perez (22), Sainz (14), Ricciardo (16), Gasly e Ocon (7), Alonso e Stroll (5), Tsunoda (2), Raikkonen (1). Nella Classifica Costruttori, Mercedes e Red Bull, rispettivamente a 101 e 83 punti, allungano sul resto del gruppo, con McLaren (53), Ferrari (42), Alpine (12), Alpha Tauri (9), Aston Martin (5), Alfa Romeo (1).
Quindi la McLaren conferma la propria crescita, forte anche di un Lando Norris in gran spolvero e in attesa che “arrivi” anche Ricciardo, mentre la Ferrari ha tradito le aspettative della vigilia incappando in un weekend anonimo, dopo i confortanti segnali di Imola, che ha relegato Leclerc in una sesta posizione senza infamia e senza lode e Sainz, ancora una volta in sofferenza, addirittura fuori dalla zona punti. Davanti a lui entrambe le Alpine, in leggera crescita, trainate soprattutto da Ocon mentre Alonso deve ancora trovare il ritmo dei giorni migliori, e la Alpha Tauri di Gasly, che riscatta la prestazione contraddittoria di Imola mentre anche a Portimao è rimasta appannata la stella di Tsunoda.
Weekend da dimenticare per l’Alfa Romeo, con il harakiri casalingo di Raikkonen, così come procede la marcia del gambero della Aston Martin, che quando era in rosa giocava sempre un ruolo da outsider di lusso, per non parlare di Williams e Hass.
Ora ci sarà giusto il tempo di trasferire armi e bagagli a Barcellona, dove già il prossimo fine settimana andrà in scena il quarto round stagionale su un altro circuito bello tosto, l’ideale per conferme o smentite.