di Vincenzo Bajardi Ed Eugenio Mosca
Un GP del Canada che, praticamente, è partito nel finale: al 55° dei 70 giri in programma, con tutto il gruppo compatto dopo la neutralizzazione per l’uscita di pista di Tsunoda. Nel nono appuntamento del Mondiale di F1, a Montreal, su pista asciutta contrariamente alla vigilia, si è assistito ad un epilogo da batticuore. Con Max Verstappen che ha, meritatamente, firmato la sesta vittoria stagionale.
Il pilota Red Bull è riuscito a mantenere a distanza, brevissima, un altrettanto bravo Carlos Sainz che nonostante i ripetuti tentativi, testimoniati da “giri più veloci” a raffica compreso quello definitivo che gli è valso il punto aggiuntivo, non è mai stato in grado di piazzare l’affondo, transitando sotto la bandiera a scacchi a meno di un secondo (993) dall’olandese. A completare il podio un redivivo, e raggiante, Lewis Hamilton (a 7”.006), che si è messo alle spalle lo scomodo e consistente compagno di squadra Russell.
Da applauso il quinto posto di Leclerc, partito in coda al gruppo per la scelta della squadra di sostituire tutto il gruppo propulsivo. Il monegasco ha corso con il cuore e con la testa, mandando in visibilio i tanti fans del Cavallino per numerosi sorpassi da manuale, a conferma che lui c’è! Così come in questa occasione c’è stata anche la Ferrari, con l’unico neo del pit stop confuso (con monoposto caduta dal sollevatore posteriore) e lungo proprio a Leclerc, ma che ha mostrato di avere nervi saldi riprendendosi nel migliore dei modi dal doppio KO di Baku. Mentre a dover alzare bandiera bianca questa volta è stata la Red Bull, con Perez fermo per un guasto idraulico.
A seguire il ferrarista, le due Alpine di Ocon e Alonso, che dopo la zampata in qualifica, con la conquista della prima fila a distanza di una decina di anni, avrebbe voluto qualcosa in più, le due Alfa Romeo con Bottas e il sorprendente Zhou, Stroll, Ricciardo e Vettel.
Grazie a questo ennesimo successo Verstappen allunga ancora nella Classifica piloti portandosi a quota 175 punti, mentre dello stop di Perez che rimane a 129 ne approfitta Leclerc che si porta a soli tre punti (126), seguito da Russell 111, Sainz 101, Hamilton 77, Norris 50, Bottas 44, Ocon 39, Alonso 22, Gasly 16, Ricciardo e Magnussen 15, Vettel 13, Tsumoda 11, Zhu, Albon e Stroll 3. La Red Bull rimane saldamente in cima alla Classifica Costruttori con 304 punti, ma lo stop di Perez agevola la rincorsa di Ferrari (228) e Mercedes (188) che grazie al fatto di aver portato al traguardo, nelle prime cinque posizioni, entrambe le proprie monoposto accorciano le distanze. Seguono McLaren 65, Alpine 61, Alfa Romeo 47, AlphaTauri 27, Aston Martin 16, Haas 15, Williams 3.
Al via il più lesto era Verstappen mentre Sainz partiva all'attacco di Alonso. Andava lungo Bottas con l'Alfa Romeo mentre Leclerc guadagnava rapidamente tre posizioni sistemandosi 17.mo. Hamilton quarto a 3"084. Al quarto giro Sainz coronava il sorpasso al proprio idolo di gioventù, Alonso, portandosi in seconda piazza con un distacco di 4"198, mentre Leclerc è già 14.mo a 20"108. Problemi all'ala, danneggiata in un contatto con Hamilton, per Magnussen con pit stop obbligato.
Al nono giro forfait di Perez, tradito da problemi idraulici, e bandiera gialla con virtual safety car per togliere dalla pista la monoposto del messicano. Inatteso pit stop per Verstappen, con la Ferrari di Sainz che balzava in testa davanti all’olandese, rientrato in pista staccato di oltre 5”, Hamilton a Alonso a 7"650 con problemi alla gomma anteriore sinistra. Leclerc sesto a 39"236. Si ritira Schumacher jr al 20° giro. Ma Verstappen ritornava leader con 8" su Sainz e con 14" su Hamilton. Pit stop di Alonso che montava la bianca rientrando dietro Ocon. Al 35° giro Verstappen precedeva di 6"226 Sainz, di 16"407 Hamilton, Russell (Mercedes) a 26", di 44"06 Ocon (Alpine-Renault), di 50"520 Leclerc attardato dal rendimento delle gomme e di 51"656 Alonso, quindi Bottas. Al 44° giro si ferma Verstappen per cambio gomme, con Sainz che prendeva la testa della corsa per poi doverla cedere nuovamente, al 49° giro, all’olandese. La safety car per l’incidente di Tsunoda ricompatta il gruppo e riaccende le ostilità, ma nonostante la pressione di Sainz, a suon di giri veloci, Verstappen non commette errori perciò le posizioni rimangono cristallizzate, tranne che per Leclerc che supera le due Alpine. Ferrari non molla con Sainz a 1"159 dall'olandese, a 2"503 Hamilton.
Se ne riparlerà il prossimo 3 luglio a Silverstone con il Gran Premio di Gran Bretagna.